Fonderia Marinelli: una mostra e un francobollo
per celebrare il centenario del titolo pontificio
Roma – Nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, lungo lo scalone monumentale è in corso una esposizione sull’ attività plurisecolare della Fonderia Marinelli di Agnone. La presentazione fa da corollario all’esibizione della “Sperduta”, la famosa campana a cui sono legate tante storie e leggende che è appena tornata in sede dopo una lunghissima assenza. I fonditori Marinelli erano già attivi ad Agnone quando Guidotto e Andreotto Pisano fondevano questo magnifico colosso di quasi 1 tonnellata per Niccolò IV, primo papa francescano, nel 1288. “ La Sperduta” era rimasta
sul campanile più alto di Roma fino al 1884 quando fu sostituita perché lesionata. Essa è ora esposta accanto alla Porta Santa che presto aprirà i battenti per i milioni di visitatori e fedeli che la varcheranno durante il prossimo Anno Giubilare. Attraverso pannelli illustrativi e modelli originali la Fonderia Marinelli mostra le complesse fasi di lavorazione di campane fuse oggi esattamente come nel medioevo artigiani-fonditori fusero la Sperduta. Inoltre, con la sua presenza in Santa Maria Maggiore, la Fonderia Marinelli apre in modo straordinario le celebrazioni per il Centenario
della concessione del Brevetto Pontificio . Tale titolo fu rilasciato il 12 aprile 1924 dalla Prefettura dei SS. Palazzi Apostolici, col numero di segreteria 396. Firmato dal maggiordomo di Sua Santità, il Prefetto R. di Samper, attesta quanto segue: << La Santità di Nostro Signore Pio PP. XI volendo dare un attestato della Sua Sovrana considerazione alla Ditta di Pasquale Marinelli & Figlio fonditrice di campane in Agnone, si è benignamente degnata di concedere il titolo di FONDERIA PONTIFICIA con facoltà d’innalzare lo stemma della stessa Santità Sua>>.
Come “Brevetto Pontificio” si intende un riconoscimento esclusivo attribuito dal Pontefice ad un’Azienda, un’Associazione o un Ente che si distingue per qualità, onestà ed ossequio alla Chiesa. Ovviamente questa nomina onorifica, ormai in disuso, non obbligava la Santa Sede ad intrecciare rapporti di collaborazione commerciale coi selezionatissimi beneficiari ma consentiva di apporre lo stemma e l’appellativo “Pontificio” accanto al proprio. Lo stemma con l’“aquila e tre sfere” di papa Ratti fu aggiunto sulle campane di Pasquale e Armando Marinelli fino al 1939, durante il corso del Suo pontificato.
Molto probabilmente il Brevetto Pontificio fu attribuito ai Marinelli in seguito ad un impegno straordinario e di rilevanza internazionale che suscitò immensa eco ed ammirazione in campo ecclesiastico: la fusione del colossale concerto campanario per nuova Basilica del Rosario fondata a Pompei dal beato Bartolo Longo. Le 8 campane (la maggiore delle quali del peso di 50 quintali, con un diametro di 2 metri) rimangono tra le più belle al mondo, con elaborati e finissimi rilievi, una perfetta sonorità e testi dedicati, gli ultimi dettati dal nobile poeta napoletano Gennaro
Aspreno Galanti. Da alcuni decenni la Fonderia Marinelli stava godendo di grande visibilità e di una meritata notorietà: scelte innovative e progetti molto ambiziosi la rendevano un’azienda ricercata, presente anche nelle grandi manifestazioni internazionali sia a carattere commerciale che culturale. Già nel 1862 aveva partecipato all’Esposizione Universale di Londra esponendo un concerto di 10 campane suonate a tastiera. Il successo fu così eclatante da meritare un Diploma e una medaglia d’Oro da re Vittorio Emanuele II. (Saltando al 2015, per Milano EXPO fu esposta
una grande campana che rimane oggi come monumento celebrativo di quell’evento e anche in questi giorni lo scultore Ettore Marinelli è presente alla MILANO Design Week come testimonial di Oro Ruffino).
Nel 1954 la Fonderia di Agnone sarà poi omaggiata dal Presidente della Repubblica Einaudi della Medaglia d’Oro ” quale premio ambitissimo alla ditta più anziana per attività e fedeltà nel lavoro in campo nazionale. Le sue campane hanno scandito tutte le ore liete e tristi della nostra storia, dall’Italia vaticinata da Dante ai giorni nostri. Vorrei che suonassero a distesa per celebrare la resurrezione della nostra Patria, nella pienezza dei suoi diritti e nella consapevolezza dei suoi doveri di fronte al mondo civile.”
Attualmente la Fonderia di Agnone è rimasta tra le rarissime entità al mondo a conservare e ad effigiarsi del TITOLO PONTIFICIO. Nei secoli l’Azienda ed i suoi titolari hanno ricevuto onorificenze ambite e prestigiose tuttavia quella che ancor oggi onora e gratifica maggiormente è proprio il” Brevetto Pontificio” rilasciato da Papa Pio XI nel 1924. Il Museo storico della Campana ospiterà un convegno che ne ricordi il valore e rievochi i contatti più significativi avvenuti con i Pontefici dal XIX al XXI secolo, in particolare col santo papa Wojtyla che ha onorato l’antico mestiere con la storica visita in Fonderia, il 19 marzo del 1995.
Le celebrazioni si concluderanno con l’emissione di un francobollo dedicato proprio all’ evento del Centenario. Esso esce esattamente 25 anni dopo quello che celebrò l’avvento del nuovo millennio divenuto una rarità filatelica per un errore nell’iscrizione riportata. Il francobollo fu rivolto al Museo Storico della Campana, da poco inaugurato, sintetizzato dalle due campane più
rappresentative: quella “dell’anno Mille” e quella monumentale del Duemila, appena fusa , poi benedetta da papa Giovanni Paolo II nel primo giorno del II millennio e collocata nei Giardini Vaticani. Presso il Museo , alto polo culturale del Molise, le cerimonie proseguiranno lungo il corso dell’ Anno Giubilare 2025 al quale sono già destinate campane celebrative.
La Fonderia Marinelli è profondamente legata alla basilica papale di Santa Maria Maggiore per alcune opere in bronzo per essa realizzate come le campane che annunciano le celebrazioni e, soprattutto, la “Porta dei Francesco” che vede il santo d’Assisi accanto al papa omonimo. Essa si apre nei pressi della sacrestia ed è stata voluta da papa Francesco per il Giubileo straordinario della Misericordia del 2016, plasmata dalla scultrice Paola Patriarca e fusa nella fonderia di Agnone.
La Marinelli vanta la realtà artigiana più longeva al mondo giunta ormai alla 27sima generazione . E’ un’ attività a conduzione familiare che ha come capostipite storico “Nicodemo Marinelli” che firma una campana nel 1339. Le sue origini sono dunque medievali e medievale è l’atmosfera che si percepisce visitando l’antica Bottega dove le campane si fondono con la stessa tecnica, gli stessi
materiali, gli stessi ritmi e la passione di sempre. L’unicità e la personalizzazione di ogni opera non consentono varianti e innovazioni ed è questo che caratterizza le campane Marinelli richieste in ogni parte del mondo per il suono inconfondibile e la raffinata eleganza dei decori.