Tanta paura a seguito di una lite condominiale, a Porto San Giorgio, in provincia di Fermo nelle Marche. La vicenda è accaduta ieri sera verso le 20 al terzo piano di un palazzo dopo una lite in un appartamento per problemi condominiali.
Un uomo ha sparato due colpi di pistola ed è stato disarmato da un altro condomino, durante una colluttazione, non prima di aver ferito alle mani due persone con un coltello a lama lunga.
L’aggressore è stato arrestato dagli agenti delle Volanti della Questura di Fermo e trasferito nella casa circondariale di Fermo per tentato omicidio, possesso e porto abusivo dell’arma da fuoco, dell’arma da taglio e lesioni personali.
Ad allarmare le forze dell’ordine sono stati alcuni residenti che avevano sentito gli spari. All’arrivo degli agenti c’erano due persone che stavano tentando di immobilizzarne un’altra all’ingresso della casa.
L’uomo è stato poi bloccato, non senza fatica, dagli agenti mentre continuava a divincolarsi. Secondo una prima ricostruzione dopo una prima discussione, il condomino era stato allontanato ed era ritornato un quarto d’ora con indosso un giubbotto, guanti, e con una pistola e un coltello in tasca.
Aveva puntato la pistola contro il giovane e, durante un corpo a corpo, aveva esploso due colpi finiti contro un mobile. Dopo essere stato disarmato, l’uomo aveva ferito alle mani il ragazzo e un’altra persona intervenuta, prima dell’arrivo degli agenti.
Costretti in casa per via del lockdown, abbiamo iniziato a litigare con i nostri vicini di casa. È questo il dato che emerge alla riapertura dei tribunali, letteralmente sommersi da richieste di cause civili.
“E’ tristemente evidente che i due mesi trascorsi fra le mura domestiche abbiano acuito delle tensioni già presenti da tempo”, spiega David Campomaggiore, Amministratore Delegato di Condes e autore del libro “Condominio Benessere”, Bruno Editore.
“Tra i motivi più ricorrenti di tali dispute ci sono gli odori fastidiosi provenienti da altri appartamenti; i rumori molesti, spesso oltre l’orario consentito;
gli animali domestici, ad esempio per l’eccessivo abbaiare o perché il padrone non provvede a pulire dove sporca l’animale; e l’errato utilizzo delle aree condominiali comuni, con auto parcheggiate in luoghi non consentiti, materiali depositati negli androni, terrazze condominiali usate come ripostigli”.