Flavia Vento e l’amore con il sedicente Tom Cruise: “A volte penso: e se era davvero lui?”
Tutto è iniziato con “un messaggio privato su Twitter dove Tom mi scriveva: ‘Grazie per il tuo continuo supporto’. Vado a vedere il suo profilo e c’è la stessa frase in risposta a un mio tweet in cui gli avevo scritto che non vedevo l’ora uscisse il sequel di Top Gun. Quindi, sempre in privato, gli chiedo se è davvero lui. E mi risponde di sì, poi mi manda un suo cellulare”. La conversazione si è quindi spostata su Whatsapp: “Il cellulare era americano. Solo una cosa mi aveva un po’ insospettito. Gli chiedevo di fare videochiamate e ogni volta che ci provavamo cadeva la linea. Non siamo mai riusciti, ma sono andata avanti lo stesso: era così romantico”.
Poi un bel giorno Flavia Vento decide di andare all’attacco: “Gli ho detto: “Senti, ora ci dobbiamo vedere, il film è finito, vengo a Londra da te”. E lui mi fa mandare una mail a un contatto. Mi hanno riposto che per l’incontro era necessario acquistare una card. Per accedere a questo meeting avrei dovuto pagare 500, mille o 1.500 euro, a seconda del tempo che dovevo trascorrere con lui. A quel punto mi sono cadute le braccia. Gli ho scritto che non sono così deficiente e scritto: “Non sei Tom, sei un cretino mi hai preso in giro e non capisco perché”. Lui continuava a negare. Poi è esploso il caso mediatico e lui ha mi ha scritto: “Ho saputo che mi hai usato per avere attenzioni”. A volte penso: e se era davvero lui?”.
Tutto è iniziato con “un messaggio privato su Twitter dove Tom mi scriveva: ‘Grazie per il tuo continuo supporto’. Vado a vedere il suo profilo e c’è la stessa frase in risposta a un mio tweet in cui gli avevo scritto che non vedevo l’ora uscisse il sequel di Top Gun. Quindi, sempre in privato, gli chiedo se è davvero lui. E mi risponde di sì, poi mi manda un suo cellulare”. La conversazione si è quindi spostata su Whatsapp: “Il cellulare era americano. Solo una cosa mi aveva un po’ insospettito. Gli chiedevo di fare videochiamate e ogni volta che ci provavamo cadeva la linea. Non siamo mai riusciti, ma sono andata avanti lo stesso: era così romantico”.
Poi un bel giorno Flavia Vento decide di andare all’attacco: “Gli ho detto: “Senti, ora ci dobbiamo vedere, il film è finito, vengo a Londra da te”. E lui mi fa mandare una mail a un contatto. Mi hanno riposto che per l’incontro era necessario acquistare una card. Per accedere a questo meeting avrei dovuto pagare 500, mille o 1.500 euro, a seconda del tempo che dovevo trascorrere con lui. A quel punto mi sono cadute le braccia. Gli ho scritto che non sono così deficiente e scritto: “Non sei Tom, sei un cretino mi hai preso in giro e non capisco perché”. Lui continuava a negare. Poi è esploso il caso mediatico e lui ha mi ha scritto: “Ho saputo che mi hai usato per avere attenzioni”. A volte penso: e se era davvero lui?”.
Tutto è iniziato con “un messaggio privato su Twitter dove Tom mi scriveva: ‘Grazie per il tuo continuo supporto’. Vado a vedere il suo profilo e c’è la stessa frase in risposta a un mio tweet in cui gli avevo scritto che non vedevo l’ora uscisse il sequel di Top Gun. Quindi, sempre in privato, gli chiedo se è davvero lui. E mi risponde di sì, poi mi manda un suo cellulare”. La conversazione si è quindi spostata su Whatsapp: “Il cellulare era americano. Solo una cosa mi aveva un po’ insospettito. Gli chiedevo di fare videochiamate e ogni volta che ci provavamo cadeva la linea. Non siamo mai riusciti, ma sono andata avanti lo stesso: era così romantico”.
Poi un bel giorno Flavia Vento decide di andare all’attacco: “Gli ho detto: “Senti, ora ci dobbiamo vedere, il film è finito, vengo a Londra da te”. E lui mi fa mandare una mail a un contatto. Mi hanno riposto che per l’incontro era necessario acquistare una card. Per accedere a questo meeting avrei dovuto pagare 500, mille o 1.500 euro, a seconda del tempo che dovevo trascorrere con lui. A quel punto mi sono cadute le braccia. Gli ho scritto che non sono così deficiente e scritto: “Non sei Tom, sei un cretino mi hai preso in giro e non capisco perché”. Lui continuava a negare. Poi è esploso il caso mediatico e lui ha mi ha scritto: “Ho saputo che mi hai usato per avere attenzioni”. A volte penso: e se era davvero lui?”.