Un feticista si è introdotto in un obitorio d’ospedale. Lì ha fatto un selfie con il cadavere di un bimbo. Ha cercato di aprire gli occhi al piccolo senza vita. Poi ha condiviso la foto in una chat online.
La chat era frequentata da altri feticisti dei piedi. Una ragazza di Ferrara ha ricevuto la foto. Si è sentita scioccata e ha denunciato il fatto alla polizia.
La polizia ha rintracciato il feticista in pochi minuti. Ha usato gli indirizzi Ip del suo computer. Ha trovato altre immagini macabre sui suoi dispositivi.
Il feticista è un riminese. È stato accusato di vilipendio di cadavere. Ha patteggiato la pena e ha chiuso il suo caso con la giustizia.
La vicenda è stata resa nota solo ora. I dettagli sono stati omessi per rispetto del bambino e della sua famiglia.
Il selfie con il cadavere ha scatenato l’indignazione e lo sdegno di molti. Alcuni hanno chiesto pene più severe per il feticista. Altri hanno criticato la sicurezza degli obitori.
Il feticismo è una parafilia sessuale. Non è considerato una malattia mentale, ma può diventare un problema se interferisce con la vita normale.
Gli esperti consigliano di cercare aiuto psicologico se il feticismo diventa ossessivo o violento. Esistono terapie e trattamenti per gestire questa condizione. L’importante è non arrecare danno a se stessi o agli altri.
fonte:fanpage
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