Dalla sfida tra tenori e controtenori al Farinelli declinato in jazz, dal primo convegno sugli evirati cantori allo spettacolo su Porporino e i misteri di Napoli. Torna, da domani, sabato 2, al 30 dicembre 2023, il Festival Internazionale del ‘700 Musicale Napoletano, giunto alla 23esima edizione a cura dell’Associazione Domenico Scarlatti. “La voce degli dei – evirati cantori nella scuola musicale napoletana del ‘700”, è il tema della kermesse riconosciuta dal Ministero alla Cultura tra i Festival Nazionali, riconfermato all’European Festivals Association e patrocinata dalla Regione Campania, dal Comune di Napoli, dalla Città Metropolitana e da Napoli Città della Musica.
14 concerti, 1 convegno e 8 location (Chiesa del Gesù Nuovo, Auditorium Scarlatti Conservatorio di San Pietro a Majella, Domus Ars, Chiesa di Donnaregina al Museo Diocesano, Maschio Angioino, Chiesa di Santa Maria dell’aiuto, Chiesa di Donnalbina, Chiesa di San Severo al Pendino) per un percorso musicale che esplora il particolare fenomeno dei castrati.
“Quest’anno l’associazione Domenico scarlatti che mi onoro di presiedere e che cura ed organizza il festival compie 40 anni. In questi anni il Festival Internazionale del ‘700 musicale napoletano ha riproposto innumerevoli capolavori inediti della Scuola Musicale Napoletana del Settecento e già dalla fine degli anni Ottanta ha svolto un ruolo di avanguardia nel riproporre questi autori in parte dimenticati: Il Requiem e la Messa Solenne in Re maggiore di Niccolò Jommelli, I Pittagorici di Giovanni Paisiello e ultimo inedito il Dixit Dominum di Gianfrancesco De Majo, solo per citare qualche titolo. Successivamente grazie alla nostra azione divulgativa altre organizzazioni musicali stanno riscoprendo il nostro repertorio.” – ha spiegato Enzo Amato presidente dell’associazione Domenico Scarlatti che ha aggiunto – Per la XXIII edizione, abbiamo deciso di costruire un programma davvero particolare dove le voci assumono un ruolo fondamentale e per riuscire a riproporre le giuste sonorità dell’epoca, ci si è orientati a scegliere vocalità omogenee in quanto l’immagine perduta della loro vocalità, nelle diverse forme in cui si presentava (contraltile, o sopranile, ma in casi eccezionali capace di coprire entrambe le caratteristiche), rivive, nella specifica miscela canora di alcuni sopranisti abili nel proiettare le loro voci su tessiture tutte acute, chiare e cristalline, capaci appunto di dominare una estensione del tutto simile a quella di un soprano. Abbiamo individuato queste vocalità coinvolgendo cantanti in carriera che fanno parte dei Cantori della Cappella Sistina in Vaticano. A interpretare il ruolo di Carlo Broschi in arte Farinelli il sopranista Francesco Divito, che causa di uno straordinario scherzo della natura, non ha subito la rottura della voce. Questa particolarità gli permette di riproporre lo straordinario repertorio dei castrati dell’età barocca il più possibile “filologico”, cioè con una produzione vocale non in falsetto, cioè con la sua voce naturale. L’apertura del festival abbiamo voluto dedicarla alla divina Maria Callas proprio nel giorno del suo centesimo compleanno il 2 dicembre con la splendida voce di Raffaella Ambrosino. Molto particolare anche lo spettacolo Lanotte di Doriano De luca che parla di un assassinio compiuto nell’antico conservatorio dei poveri di Gesù Cristo. Abbiamo una pièce tutta dedicata a Porporino, firmata da Mario Brancaccio e Aurelio Gatti e poi al Maschio Angioino il Convegno sugli evirati cantori che oltre a stimati relatori vede la partecipazione dell’ormai celebre tenore napoletano Vincenzo Costanzo. Una edizione ricca di ospiti e soprattutto di musica”.
Si parte domani, sabato 2 dicembre alle 20,30 nella Chiesa del Gesù Nuovo, con il concerto omaggio, ad ingresso gratuito, a Maria Callas (nel giorno del centesimo compleanno della Divina) dal titolo Materna-Mente come nave in mezzo all’onde di e con il soprano Raffaella Ambrosino, accompagnata da Francesco Pareti al pianoforte e dai solisti dell’Orchestra da Camera di Napoli diretti da Enzo Amato, coreografie di Irma Cardano e i costumi di Gianni Cirillo.
Nel giorno della Festa dell’Immacolata, l’8 dicembre, doppio appuntamento: alle 18 all’Auditorium Scarlatti del Conservatorio San Pietro a Majella il virtuoso e giovanissimo pianista napoletano Andrea Riccio eseguirà brani di Paisiello e Cimarosa Scarlatti, Trabaci arrivando a Girolamo De Simone, Patrizio Marrone passando per John Cage, Beat Furrer e la rivoluzionaria compositrice post sovietica Galina Ustvolskaya; alle 20,30 alla Chiesa di Donnalbina si esibirà il fenomeno Francesco Divito che la critica definisce un puro sopranista, cantante e musicista, il quale per uno scherzo della natura canta il repertorio dei castrati non in falsetto. La serata è dedicata al mitico Farinelli. Interviene l’Orchestra da Camera di Napoli diretta da Enzo Amato.
Sabato 9 dicembre 20.30 alla Domus Ars di via Santa Chiara ci sarà il concerto “Voce dal sen fuggita” ovvero dai castrati ai soprani, la rivoluzione di un’epoca di Antonio Mocciola con Gabriella Colecchia mezzosoprano e Antonio D’Avino attore.
Giovedì 14 dicembre alle 20.30 nella Chiesa di Donnaregina al Museo Diocesano una sfida tra tenori e controtenori esattamente come accadeva all’epoca. La serata infatti si intitola “Tenori e Controtenori rivalità e gelosie tra cantanti nei teatri d’Europa” con Roberto Manuel Zangari tenore, Antonello Dorigo controtenore accompagnati da un gruppo barocco formato da Eleonora Amato e Antonietta De Chiara ai violini, Giulia Massa al violoncello, Marco Palumbo al clavicembalo e Cristiano Pennone al contrabbasso.
Porporino sarà il protagonista venerdì 15 dicembre alle 20.30 alla Domus Ars dello spettacolo di teatro e danza liberamente tratto da “Porporino o i misteri di Napoli” di Dominique Fernandez con Mario Brancaccio e la regia e coreografia di Aurelio Gatti. Il celebre castrato incontrerà tanti personaggi interessanti: da Mozart a Farinelli, da Raimondo di Sangro a Cimarosa.
Alla Chiesa di Donnaregina al Museo Diocesano ore 20.30, sabato 16 dicembre, va in scena Alla Corte di Pulcinella, l’opera scritta e diretta da Carlo Faiello con Lello Giulivo, Mario Brancaccio Patrizia Spinosi, Maria Teresa Iannone e tanti altri sulla maschera partenopea.
Martedì 19 dicembre alle ore nella Sala della Loggia del Maschio Angioino il convegno dal titolo: La voce degli Dei: Gli evirati cantori, un primato italiano. Enrico Caruso il Belcanto e la Scuola vocale napoletana. Intervengono: Sandro Cappelletto Scrittore e storico della musica,
Marino Niola Antropologo, scrittore e editorialista, Umberto Rosario Del Giudice Teologo, Enzo Amato Direttore artistico del Festival Internazionale del ‘700 musicale napoletano, Francesco Divito Sopranista. Con la partecipazione di Raffaella Ambrosino Soprano, Vincenzo Costanzo Tenore.
Appuntamento con la celebre Dirindina di Domenico Scarlatti, giovedì 21 alla chiesa di Donnaregina al Museo Diocesano. Protagonisti Raffaella Ambrosino mezzosoprano, Luigi Cirillo, baritono/basso ed Enrico Vicinanza controtenore, accompagnati dall’Orchestra da Camera di Napoli diretta da Enzo Amato.
Se venerdì 22 dicembre la Chiesa Gotica di Donnaregina Museo Diocesano ospita Phenomenon Turbamenti d’un cantar sottile con
Cosimo Morleo voce, Pasquale Capobianco Electric Guitar, Max Fuschetto Oboe Sax soprano keyboard and electronics, sabato 23 dicembre sono due gli appuntamenti in programma: alle 17.30 al Maschio Angioino il concerto dal titolo Mimmo Scarlatti con la chitarra di Cristina Galietto mentre alle 20,30 alla Chiesa di San Severo al pendino il concerto Farinelli Jazz Project … e non solo Freedom Jazz: Lello Petrarca pianoforte, Emiliano De Luca contrabbasso e basso elettrico, Claudio Borrelli batteria.
Giovedì 28 alla Chiesa di Santa Maria dell’aiuto, la grande sfida in musica tra il sopranista Francesco Devito e la tromba barocca di Domenico Agostini al Clavicembalo Angelo Trancone al violoncello Raffaele Sorrentino. Venerdì 29 dicembre alle 20,30 nella Chiesa Barocca di Donnaregina Museo Diocesano andrà in scena “Lanotte” inedito spettacolo di musica, danza e recitazione ispirato ad un grave fatto di cronaca nera accaduto nel ‘700 al Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo, scritto e diretto da Doriano Vincenzo De Luca. In scena Coro e Orchestra dell’AMI Attività Musicali inclusive diretti da Raffaella Ambrosino. Riccardo Zamuner violino nel ruolo di Pergolesi.
Il festival si chiude il 30 dicembre alle 20,30 nella Chiesa di Donnaregina Museo Diocesano con il concerto Laudate Pueri di Giovan Battista Pergolesi con il Coro Domenico Scarlatti formato da alcuni cantori della Cappella Sistina, Orchestra da Camera di Napoli direttore Enzo Amato.
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