Femminicidio, Fiola (PD): soddisfatta per istituzione registro dei centri antiviolenza e stanziamento di 500mila euro

1 Luglio 2020 - 12:12

Femminicidio, Fiola (PD): soddisfatta per istituzione registro dei centri antiviolenza e stanziamento di 500mila euro

“Da oggi, grazie al lavoro legislativo che porto avanti sin dal 2017, è stato istituito il registro dei centri antiviolenza della Regione Campania. Inoltre con un’apposita delibera di giunta regionale oltre a disciplinare tale registro, sono stati stanziati ulteriori finanziamenti per 500 mila euro” – è quanto dichiara Bruna Fiola, consigliere regionale del Partito Democratico.

“Il registro è uno strumento che servirà per garantire l’eccellenza nel supporto e sostegno alle donne vittime di violenza e ai minori vittime di violenza assistita, nonché una maggiore celerità nella destinazione delle risorse regionali e nazionali. Alcuni centri antiviolenza risultavano infatti accreditati ma di fatto non funzionanti, creando disagio e disorientamento nelle donne che avevano bisogno di una presa in carico e che fino ad oggi non veniva garantita. Con questi provvedimenti puntiamo a migliorare sempre di più gli effetti della legge da me presentata e approvata nel 2017” – continua Bruna Fiola.

E proprio di centri antiviolenza, applicazione della legge 34/2017, il consigliere regionale Bruna Fiola, ne discuterà in diretta sulla sua pagina Facebook, nella giornata dioggi alle ore 17: “insieme all’onorevole Valeria Valente, presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, Carmine Ammirati, figlio di Enza Avino giovane donna allora trentaseienne uccisa dall’ex fidanzato. Ci saranno inoltre Arianna Esposito, mamma di Stefania Formicola anch’essa uccisa dal marito nel 2016, e Raffaella Ruocco, una donna molto forte e coraggiosa che, grazie al suo centro antiviolenza “Eirene” preserva e assiste molti casi nascosti alle luci della ribalta cui bisogna dare voce. La violenza di genere è una piaga sociale di cui mi occupo da sempre. Sarà commovente ripercorrere queste storie affinché non accadano ancora, non accada più” – conclude Bruna Fiola.