All’alba di oggi si è verificato un efferato femminicidio a Ripaberarda, provincia di Ascoli Piceno, dove un 48enne ha ucciso la moglie e ha poi tentato il suicidio. Il delitto si è consumato nell’abitazione della coppia, in cui erano presenti anche i figli di 5 e 10 anni. L’assassino stesso ha denunciato l’accaduto, confessato ai genitori della moglie anch’essi residenti nella palazzina.
La vittima è Emanuela Massicci, insegnante 45enne, uccisa, non è chiaro se nel sonno o al culmine di una lite, dal marito Massimo Malavolta, un 48enne operaio in fabbrica. Il femminicidio di Emanuela si è consumato alle prime luci del mattino, in un breve arco di tempo in cui l’uomo ha poi tentato il suicidio tagliandosi le vene con una lametta. Da una prima ricostruzione, è sembrato che Malavolta avesse assassinato la moglie con diverse coltellate ma attualmente questo scenario è discusso. Si attende il referto del medico legale. Non c’è dubbio invece sulla paternità dell’omicidio, commesso certamente dal 48enne. Dopo essersi ferito, l’uomo ha confessato il crimine ai genitori della moglie. I tagli che si è inferto non sono preoccupanti, ma sufficienti a rendere necessario il ricovero presso il Mazzoni di Ascoli.
Da quanto trapela, i rapporti tra i coniugi erano da tempo incrinati e questo epilogo sarebbe stato evitabile se l’uomo fosse stato segnalato prima. La palazzina dov’è avvenuto il femminicidio si trova in una frazione del comune di Castignano, dove la coppia viveva con i figli e i genitori della donna gestivano un’osteria al piano strada.
Fonte: Corriere della Sera; Fanpage.it
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