Federica Artiano- Attacco allo spettacolo

22 Novembre 2020 - 23:00

Federica Artiano- Attacco allo spettacolo

Roma, 22 novembre- Incontriamo Federica Artiano, produttrice cinematografica ed anima della Genesis, con all’attivo un film in preparazione con Francesco Albanese.

Era realmente necessario chiudere cinema e teatri?

Tantissime le ipotesi per l’utilizzo di queste strutture, dall’ accoglienza per i futuri vaccini all’utilizzo come aule, poco sui tempi per la loro riapertura.

Senza alcuna esitazione Federica Artiano sostiene “Scelta sbagliata, chiudere cinema e teatri.

Sembra quasi la scena del Titanic in cui si vede la nave colare a picco e l’orchestra continuare a suonare. Eppure l’Italia non sta affondando, l’orchestra non può essere messa a tacere! L’Italia ha bisogno dell’arte e della cultura su cui fare leva per rialzarsi.”

Un momento che preoccupa tutti ma che ha messo in gravi difficoltà tutta la filiera dello spettacolo eppure i luoghi in cui si pratica arte, sono stati tutti adeguati alle norme igienico-sanitarie imposte dal Governo.

Un rischio sanitario fugato da uno studio di Agis (Associazione generale italiana dello spettacolo) che la stessa Federica ci racconta.

Lo studio

Secondo questo studio “Lo spettacolo dal vivo è un luogo sicuro”, nel periodo 15 giugno – 10 ottobre 2020 su 2782 spettacoli con 347.262 spettatori c’è stato 1 (un) solo contagio.

Una percentuale, questa, pari allo zero e assolutamente irrilevante, che testimonia quanto i luoghi che continuano ad ospitare lo spettacolo siano assolutamente sicuri.

Si riapre, forse si, forse no

“Non si riaprirà neppure a dicembre, ma con ogni probabilità solo in primavera” aggiunge rammaricata la Artiano che sottolinea “in realtà non si è mai veramente aperto. Una simpatica burla, che non fa neppure ridere. Tutto è a norma, tutto in sicurezza, dagli impianti di areazione il cui ricambio è assicurato da uno spettacolo ad un altro. Gli spazi sono stati gestiti ottimamente.”

Tante idee espresse con chiarezza quelle di Federica ”uno sfruttamento delle piattaforme on demand molto intenso anche con eventuale pagamento di un biglietto, temo abitui troppo al divano ed alle comodità di casa. In questo modo si da una idea sbagliata del cinema” Per Federica “fermare arte e cultura è stato un vero e proprio errore, come ignorarlo (nella prima fase di lockdown) da parte di Conte”.