Fase 2, de Magistris chiama De Luca: fissato incontro nei prossimi giorni

19 Maggio 2020 - 14:19

Fase 2, de Magistris chiama De Luca: fissato incontro nei prossimi giorni

Ieri il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris ospite a di Un giorno da Pecora su Rai Radio 1, aveva lanciato un appello al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. I due, per stessa ammissione del sindaco di Napoli, non si parlano da anni.

Luigi de Magistris dice di non essere stato chiamato dal Presidente della Regione prima dell’ultima ordinanza. “No, lui ora parla solo attraverso dirette Facebook. Io lo chiamo, l’ho cercato, e anzi faccio un appello: mi farebbe piacere incontrarlo per costruire insieme la Fase 2 e la Fase 3, sarebbe un bel segnale”.

Durante la trasmissione, condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, è stato chiesto a de Magistris da quanto tempo i due non abbiano incontri di lavoro. “Almeno due o tre anni – ha detto il sindaco di Napoli -. E non ci sentiamo nemmeno per telefono”.

“Spero che dopo questo appello ci si possa sentire, magari faccio la prima mossa e lo chiamo io.” Quando lo chiamerà? Chiedono in studio. “Domattina, diciamo verso le 8.30/9”, ha detto il sindaco di Napoli.

Ebbene stamani, come promesso, la telefonata tra il sindaco di Napoli e il presidente della Regione Campania, c’è stata e differenza di ciò che molti auspicavano, vista la ruggine tra i due, è stato un colloquio positivo: nei prossimi giorni sarà fissato un incontro.

“Credo – ha detto de Magistris – che sia giusto così perché una cosa sono le differenze politiche che ci dividono e un’altra è il dialogo istituzionale che ho sempre auspicato. Stamattina ho chiamato, De Luca ha risposto e a questo farà seguito nei prossimi giorni un incontro”.

Il sindaco di Napoli, intervenuto questa mattina nella trasmissione “L’Aria che Tira” in onda su La7, ha poi aggiunto: “Io non ho condiviso tante cose con De Luca a cominciare dalla riapertura differita a giovedì. Non capisco che senso ha che la regione Campania si sia staccata da un accordo nazionale. Tutti erano pronti domenica sera e a mezzanotte è arrivata l’ordinanza. Quello che è ancora più grave è il caos istituzionale che siè prodotto, il fatto che in questo ripartenza non si siano considerati i sindaci. Credo che questo sia l’errore più grave che sta facendo il governo. Siamo noi che abbiamo la visione delle città. Se abbandoniamo le sentinelle del territorio, come le ha chiamate Conte, il Paese rischia di perderla la guerra”.

Contestualmente, de Magistris ha tuonato parole di fuoco contro il governo: “Il presidente del Consiglio e questo governo non hanno avuto mai tanto sostegno dagli italiani come nella prima fase dell’emergenza ma ora stanno deludendo: il tema della scuola è un disastro, la lotta alle mafie è un disastro, gli aiuti agli italiani sono un disastro. In questo momento invece c’è bisogno di chi ha coraggio, visione, forza”.

E ancora: “È inutile urlare a complotti che non esistono. Ciò che può fare cadere il Governo è la crescita dell’esasperazione sociale e tra un governo che affama e un popolo affamato io starò sicuramente dalla parte del popolo. C’è tanta delusione e disperazione e dobbiamo fare in modo che non diventino conflitto sociale, ma il ritardo con cui si agisce è clamoroso”.