In cambio di poche decine di euro, faceva esibire il figlio ,
in atti sessuali , davanti alla videocamera del computer.
Una madre palermitana,
è stata arrestata e,
messa agli arresti domiciliari,
per prostituzione minorile aggravata.
A guardare i filmati hard,
c’era un prete che pagava la donna,
per assistere alle esibizioni hard,
del minore.
L’uomo e la madre sono stati arrestati.
Le due ordinanze di custodia cautelare, sono state firmate, dal gip di Palermo.
Su richiesta della procura ,nell’ambito di una più articolata indagine,
condotta dai carabinieri, della compagnia di Termini Imerese.
I rapporti virtuali avvenivano su una chat erotica.
Secondo le indagini dei militari,
la donna avrebbe acconsentito,
ricevendo denaro, che il figlio,
in chat avesse, rapporti virtuali,
con il sacerdote.
Entrambi sono accusati di prostituzione minorile.
Il prete si trova in carcere, la donna ai domiciliari.
Il figlio della donna sarebbe una delle vittime.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri della compagnia di Termini Imerese.
Il prete è originario di Caltavuturo, nel Palermitano, ha 63 anni.
È parroco nel piccolo borgo di San Feliciano, una frazione del comune di Magione, in provincia di Perugia.
Ora si trova in carcere a Spoleto.
È una storia di profondo degrado,
quella ricostruita dalla Procura di Palermo, e dai carabinieri della compagnia di Termini Imerese.
Il Gip nell’ordinanza cita una telefonata ,in cui il prete,
“pur dimostrandosi compiaciuto,
del video a contenuto sessuale ricevuto”, dal ragazzo di 17enne.
“Ne pretende un secondo,
di identico contenuto, dov’è possibile vedere , anche il volto del minore al momento dell’orgasmo”.
“Mandamene uno dove si vede il tuo volto mentre godi…che mi piace molto..”,
dice il prete al giovane.
“Dinanzi alla richiesta di denaro formulata dal ragazzo”, il prete “risponde rammentando al suo giovane interlocutore, che già in passato,
gli aveva mandato dei soldi”.
Segue poi una serie di altre conversazioni , di contenuto molto esplicito.
Caccia ai precedenti
Il prete ,avrebbe compiuto,
atti sessuali a distanza,
con il minorenne in cambio di piccole somme di denaro pagate alla madre e potrebbe non essere stato, l’unico episodio.
Si indaga, infatti, per accertare,
se altri minorenni, siano stati adescati, in rete, dal sacerdote,
che ormai da anni vive lontano dalla Sicilia.