Era il 18 marzo 2020. Una fila di camion militari attraversava le strade di Bergamo, carichi delle bare delle vittime della prima ondata di Covid-19. Un’immagine straziante, che resta uno dei ricordi più terribili della pandemia. Ma l’algoritmo dice altro: l’azienda Meta di Mark Zuckerberg è finita nella bufera a causa del fatto che la foto è stata segnalata come falsa dopo il controllo dell’algoritmo.
A quattro anni da quel giorno, il quotidiano Bresciaoggi ha pubblicato sui social di Meta la stessa foto. Ma l’algoritmo di fact-checking di Facebook l’ha bollata come fake news.
Perché? Facebook si appoggia a un gruppo di giornali e blog specializzati in fact-checking. In questo caso, il link rimanda a Demagog, un portale polacco che ha collegato la foto a una notizia falsa: un post che la associava alle elezioni in Polonia del 2023.
Demagog smentisce la fake news sul centro di Varsavia, ma non l’autenticità della foto di Bergamo. Il problema è di Meta: il suo algoritmo non ha funzionato correttamente, censurando un documento storico di un periodo drammatico per l’Italia.
Cosa fare? Meta deve affinare il suo sistema di fact-checking per evitare di cancellare immagini importanti come questa. La foto dei camion militari a Bergamo è un simbolo della tragedia del Covid, non una fake news. E soprattutto è un tristissimo ricordo di quello che è successo quella notte, in quel periodo che tutti ricordiamo anche un po’ grazie a quella foto. Speriamo che Meta sistemi al meglio la situazione.
Fonte: Fanpage
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