Faccia a faccia tra Meloni e Zelensky, vertice ad alta tensione: ecco com’è andata

9 Dicembre 2025 - 19:15

Faccia a faccia tra Meloni e Zelensky, vertice ad alta tensione: ecco com’è andata

Il faccia a faccia tra Giorgia Meloni e Volodymyr Zelensky è durato novanta minuti. I due leader hanno discusso senza pause. Hanno affrontato subito la crisi diplomatica. E, soprattutto, hanno analizzato il ruolo sempre più ambiguo degli Stati Uniti, che portano avanti trattative parallele. Di conseguenza, il clima al tavolo è rimasto teso.

Pochi giorni prima i due si erano già sentiti al telefono. Zelensky aveva annunciato personalmente la visita. Inoltre, negli ultimi giorni il presidente ucraino aveva fatto tappa a Parigi, Londra e Bruxelles. Cercava nuove conferme politiche. E puntava a rafforzare il fronte europeo.

Dopo il vertice, Zelensky ha commentato sui social. Ha definito la conversazione “eccellente” e “molto significativa”. Ha sottolineato ogni aspetto diplomatico del confronto. E ha evidenziato subito la concretezza del dialogo. Le sue parole hanno mostrato fiducia.

In seguito, Zelensky ha elogiato il ruolo dell’Italia. Ha parlato di “idee pragmatiche”. Ha ringraziato per la ricerca di soluzioni reali. Ha ricordato che Roma resta un alleato importante. Ha ribadito che l’Ucraina conta molto sul sostegno italiano. E ha spiegato che la cooperazione continua.

Nella delegazione ucraina era presente anche Andriy Sybiha. Il ministro degli Esteri ha incontrato Antonio Tajani. Lo ha aggiornato sulla situazione sul campo. Ha descritto le difficoltà energetiche, aggravate dagli attacchi russi. E ha chiesto decisioni urgenti per rafforzare la difesa ucraina.

Sybiha ha ringraziato gli italiani. Ha citato l’ultimo pacchetto militare. Ha parlato di gratitudine sincera. Anche Zelensky ha aggiunto un ringraziamento particolare. Ha valorizzato il supporto energetico e le attrezzature fornite. E ha ricordato che tutto ciò proteggerà famiglie, bambini e comunità.

Tuttavia, il sostegno all’Ucraina divide la maggioranza. Il Copasir ha già approvato il dodicesimo pacchetto di aiuti. Il contenuto resta segreto, come previsto dal decreto che permette all’esecutivo di operare con riservatezza. La norma vale fino al 2025. E ora serve decidere come procedere nel 2026.

Il governo dovrebbe varare un nuovo decreto. Andrebbe approvato subito. Tuttavia è stato rinviato. La Lega ha espresso resistenze verbali. Ma, come spesso accade, potrebbe poi allinearsi. Di conseguenza, la situazione resta sospesa. E il nodo politico rimane aperto, mentre la diplomazia continua a correre contro il tempo.

Fonte: Fanpage

Fonte foto: Governo.it