Fabrizio Corona delirio totale: come un cannibale si è morso il braccio fino lacerarsi. Tuona: ” Tutto per i miei diritti”

22 Marzo 2021 - 19:07

Fabrizio Corona delirio totale: come un cannibale si è morso il braccio fino lacerarsi. Tuona: ” Tutto per i miei diritti”

Non è l’Arena, Fabrizio Corona drammatica lettera: “Sangue ovunque, come un cannibale”

Nel corso della puntata di Non è l’Arena di domenica sera, 21 marzoMassimo Giletti ha letto una lettera inviata da Fabrizio Corona, di nuovo arrestato. Corona è ricoverato nel reparto psichiatrico dell’ospedale Niguarda di Milano perché nel corso dell’arresto ha cercato di resistere agli agenti. Inoltre è stato protagonista di gesti autolesionisti. Si è ferito e per immobilizzarlo sono serviti diversi agenti. La lettera che ha inviato a Giletti conferma che si tratta di una persona che sta affrontando una difficile e complessa fase sia dal punto di vista fisico che psicologico.

“Ho chiesto di poter andare in bagno a fumare, sono controllato a vista da tre agenti della polizia penitenziaria, mi metto a fumare sul water a torso nudo e vedo sul mio braccio la ferita che mi sono fatto il giorno prima, due punti di satura pugnalandomi con una penna bic”. Parole che descrivono una situazione particolarmente complessa e drammatica: “Mi avvicino con la bocca alla ferita, tiro i punti, si rompono, schizza il sangue ovunque, faccia, bocca, braccia, occhi, petto. Il sapore amaro mi piace, sono convinto che nella ferita ci siano i pezzi di vetro dell’ambulanza rotta e come un cannibale mordo tutto, pelle, fili, carne, tatuaggi, pezzettini di vetro. Sono incontenibile, non ho più freni”.

Paparazzi, vip, giustizia, estorsione, vallettopoli, spttacolo. Sono solo alcune delle parole che vengono in mente quando si fa il nome di Fabrizio Corona.

Tutti lo conosciamo come l’ex di Belen Rodriguez, l’ex di Nina Moric, il re dei paparazzi e uno dei protagonisti nella indagine-scandalo denominata “Vallettopoli”. Ma chi è veramente Fabrizio Corona?

Uno dei personaggi più chiacchierati dell’Italia del XXI secolo ma forse anche uno di quelli per cui avere un’immagine a 360 gradi risulta quasi impossibile. Ci proveremo oggi noi di CheDonna.it, svelandovi la biografia di Fabrizio Corona: età, famiglia di provenienza, studi carriera, ascesa e caduta, con relativi tentativi di tornare alla ribalta.

Continuate allora a leggere dopo la foto per scoprire chi realmente è Fabrizio Corona.

Foto da www.instagram.com/fabriziocoronareal

Fabrizio Corona biografia

Fabrizio Corona nasce a Catania il 29 marzo 1974 e la sua è una famiglia in cui il giornalismo scorre nelle vene. I genitori, Vittorio Corona e Gabriell Previtera sono alquanto affermati nel settore, membri dell’entourage che ruota attorno nientemeno che a Indro Montanelli, mentre lo zio, Puccio Corona, era giornalista parlmanetare.

Se Fabrizio non ha propriamente seguito le orme dei genitori, o quantomeno possiamo dire che lo abbia fatto “a modo suo”, lo stesso non si può dire di uno dei fue fratelli, Federico, divenuto a sua volta giornalista.

Vediamo però alcune informazioni base sul nostro personaggio:

  • Data di nascita: 29 marzo 1974
  • Segno zodiacale: Ariete
  • Professione: Agente Fotografico, Personaggio televisivo
  • Titolo di studio: Licenza Media
  • Luogo di nascita: Catania
  • Altezza: 184 cm
  • Peso: 72 kg

Tra i dati sopra elencati potrà forse stupire il titolo di studio. Già, Fabrizio vanta solo la licenza media, questo perché si fece bocciare all’esame di maturità, etichettando un professore della commissione come “ciccione e omosessuale”. Un carattere che faceva già presagire i futuri eccessi ma che, grazie anche a qualche spintarella della blasonata famiglia, non gli impedì di procedere a vele spiegate nella vita.

Grazie all’aiuto del padre arriva infatti un contratto a Milan Channel e, là dove la famiglia non può arrivare, ci pensa Fabrizio a farsi strada a modo suo: rimane infatti nel mito la patente comprata con i soldi vinti al Casinò di Cannes, un episodio che già la dice lunga su chi sia Fabrizio Corona.

Noi produciamo gossip, non lo aspettiamo

Photo credit should read DAMIEN MEYER/AFP/Getty Images

Fabrizio Corona e Vallettopoli

Nell’agenzia di Lele Mora, secondo Corona, c’era infatti un buco, la mancanza di una parte fotografica e giornalistica”. E’ lo stesso Fabrizio a proporre a Mora due nuove strutture: una per “le foto ai cento artisti” della Lm, l’altra che gestisca “le ragazze belle, carine, giovani, che partivano dal basso”. Lele Mora sembra però poco interessato a cambiare la sua agenzia ma invita Corona a proseguire da solo nel progetto assicurando il suo appoggio. La Corona’s nasce proprio così ma poi allarga i suoi interessi.

Se io andavo a fare un servizio alla Colombari per la copertina di Max, servizio posato, mandavo un paparazzo che poi dopo la seguiva, magari faceva foto al parco col bambino, le vendevamo al giornale, con una differenza: si guadagnava molto, ma molto di più perché non avevi il costo del trucco, parrucco, styling, robe varie e potevi fare anche 50 servizi al giorno

E così che Corona entra nel business del gossip, il cui fascino lucroso però ben presto gli prende la mano. Dietro il nome della Corona’s iniziano a emergere giri di prostituzione che spesso debordava in estorsioni e in riciclaggio. Molti furono i vip ricattati, con cui si tentarono estorsioni a volte riuscite e a volte no.

Come raccontato da Francesco Grignetti, giornalista di La Stampa:

Ci furono “compravendite” di servizi fotografici per il campione di motociclismo Marco Melandri, come per Francesco Totti, Alberto Gilardino, Trezeguet, Adriano, Francesco Coco. Tutti sportivi che si trovavano in passaggi difficili per la carriera o per la loro vita privata. Un momento di debolezza ed ecco che piombava Fabrizio Corona e i fotografi della sua scuderia a immortalare e poi mercanteggiare

Il 12 marzo 2007 tutto però viene a galla. Fabrizio Corona viene arrestato in seguito all’inchiesta Vallettopoli con le accuse di estorsione, associazione a delinquere e sfruttamento della prostituzione.

Durante il processo il caso si sgonfia e Fabrizio viene condannato “solo” a tre mesi di detenzione ma il rumore causato dai tanti nomi celebri coinvolti non fa che accrescere la popolarità del Re dei paparazzi (titolo paradossalmente guadagnato senza scattare mai nemmeno una foto). Corona si presenta in tribunale con completi gessati, occhiali neri, la Bentley, i capelli tirati e la coda di cavallo, tatuaggi e abbronzatura, l’aria arrogante e strafottente che lo rende semrpe più famoso.

Persino in carcere Corona coltiva il suo personaggio: realizza un servizio fotografico che lo ritrae dietro le sbarre, scrive un libro, La mia prigione; e pubblica la canzone Corona non perdona con il cantante rap Kalief.

Con Corona ogni cosa diventa un business, un modo per produrre denaro incessantemente, come egli stesso dichiara su Vanity Fair:

Quando sono uscito di prigione, al posto di starmene zitto, mi sono messo a urlare. Il picco di popolarità l’ho avuto lanciando le mutande dal balcone. Non posso andarne fiero. Ma così alimento un business

Tra il 2007 e il 2008 arrivano però i primi proscioglimenti e i rinvii a gudizio che avviano al tramonto il caso Vallettopoli, non prima che Fabrizio abbia però detto la sua:

La verità è che io sono il prodotto di questa Italia. L’Italia vuole questo. Se la gente, i vip presunti o veri, non avessero qualcosa da nascondere, il mio lavoro non avrebbe senso. Non tocca a me decidere ciò che è etico e ciò che non lo è. Alla fine credo di essere un povero bullo colpevole solo di fare un mestiere del cazzo

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