Ex poliziotto si suicida nell’androne del palazzo: «Aveva perso la moglie da poco»

5 Marzo 2021 - 9:38

Ex poliziotto si suicida nell’androne del palazzo: «Aveva perso la moglie da poco»

A Roma, a pochi passi da Piazza Mazzini, nel quartiere Prati, ci sono stati Momenti di paura. Un ex poliziotto si è ucciso sparandosi un colpo in testa all’interno

dell’androne di un palazzo in via Sabotino. Purtroppo inutile ogni tentativo di rianimarlo. Presenti per i rilievi scientifici gli agenti della Polizia

di Stato. La tragedia è avvenuta in pieno giorno. Vittima un ottantasettenne, ex poliziotto e vedovo, per il quale non c’è stato purtroppo nulla da fare per

salvargli la vita, a causa delle ferite mortali provocate dall’arma da fuoco. Erano circa le ore 15.15 di oggi, giovedì 4 marzo, quando i residenti sono stati

attirati dal rumore di quello che sembrava essere un colpo di pistola provenire all’interno di un edificio nei pressi di Piazza Mazzini. Subito è scattato

l’allarme e la chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112, per segnalare l’accaduto. Ai soccorritori la richiesta di intervento urgente per una persona

gravemente ferita con arma da fuoco, le cui condizioni sono risultate fin da subito disperate e il decesso è avvenuto praticamente nell’immediato. Sul posto

è intervenuto il personale sanitario in ambulanza a sirene spiegate e le forze dell’ordine, con gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Prati, che

hanno ricostruito l’accaduto, ascoltando alcuni testimoni. Presente anche la Scientifica, per i rilievi del caso. Dalle informazioni apprese si tratta di un gesto

volontario: l’uomo ha impugnato una pistola, premuto il grilletto con l’arma diretta contro se stesso e ha aperto il fuoco. Raggiunto dal proiettile è caduto

a terra e non c’è stato purtroppo nulla da fare per salvargli la vita. Il rumore dello sparo ha attirato l’attenzione dei passanti. I poliziotti al loro arrivo lo

hanno trovato riverso a terra, con ancora la pistola in mano. Il cadavere è stato coperto con un lenzuolo fino all’arrivo del magistrato di turno. Il personale

sanitario non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Terminati gli accertamenti, la salma è stata consegnata ai famigliari per i funerali.

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