Ragazza con due vagine confessa: “Una la uso con il mio fidanzato, l’altra con tutti”

Due vagine, una rarità. Evelyn, giovane (ex) escort di 33 anni che vive nel Queensland, ha rilasciato un’intervista con il duo radiofonico di Kyle e Jackie O, rivelando di essere dotata di ben due grotte del piacere.
La particolare condizione l’ha aiutata molto nella sua professione, dato che poteva scegliere di riservare l’utilizzo di una vagina per i clienti e di un’altra per i suoi fidanzati.

Sul suo profilo OnlyFans la ragazza rivela anche i particolari di cosa voglia dire fare sesso con due organi genitali, incuriosendo gli eserciti di ammiratori. Adesso Evelyn è incinta di sei mesi, dopo un rapporto con il suo attuale fidanzato, e ha deciso di mettere in stand-by le velleità professionali, ha confidato allo show mattutino della radio KIISFM.
Rapporti anatomici
Abbiamo già visto come la vagina si inserisca superiormente sul collo dell’utero e si apra, inferiormente, nel vestibolo della vulva.
Anteriormente, la vagina è in rapporto con la base della vescica nel suo terzo superiore e, nella sua parte inferiore, con l’uretra che si apre a livello del vestibolo.
Posteriormente, la vagina è in rapporto con la cavità peritoneale (cavo del Douglas) nel suo terzo superiore, decorre parallelamente all’ intestino retto nella sua porzione intermedia e con il perineo nel terzo inferiore.
La vascolarizzazione della vagina avviene principalmente ad opera delle arterie vagali, rami delle arterie iliache interne.
L’innervazione è ad opera del plesso ipogastrico (nervi sacrali S2-S4) e di rami del nervo pudendo.
Lubrificazione e rapporti sessuali
La mucosa vaginale è rivestita da un epitelio pavimentoso stratificato non cheratinizzato; tale epitelio è tipico delle regioni che devono sopportare un importante stress meccanico e che per questo sono soggette a un rapido turn over degli elementi cellulari di superficie. Oltre che nella vagina, ad esempio, ritroviamo questo epitelio nella mucosa del cavo orale e dell’esofago.
Nella mucosa vaginale non sono presenti ghiandole; di conseguenza, la lubrificazione del canale vaginale è affidata al fluido che trasuda dai plessi venosi della parete vaginale; durante i rapporti sessuali, la lubrificazione è maggiore poiché i vasi venosi si dilatano in risposta all’eccitazione sessuale. A ciò si aggiunge anche l’attività lubrificante del muco cervicale, mentre per quanto riguarda la lubrificazione della vulva intervengono soprattutto le ghiandole di Bartolini.
Il fluido vaginale rappresenta anche un importante difesa dai patogeni e un sostegno per l’attività degli spermatozoi.
Rughe vaginali
La mucosa della vagina presenta pieghe trasversali, disposte in serie e chiamate rughe o pieghe vaginali, più numerose e sviluppate inferiormente. La loro presenza è importante per garantire all’organo la già ricordata estensibilità, che gli permette ad esempio di adattarsi alla misura del pene durante un rapporto sessuale.
In seguito alla semplice eccitazione sessuale, anche senza penetrazione, la vagina si allunga rapidamente di circa 8 cm e si espande anche in larghezza.
Come l’utero, anche la mucosa vaginale subisce caratteristiche e cicliche modificazioni in risposta ai livelli di estrogeni e progesterone.
PH vaginale
In condizioni normali, la vagina è popolata da diversi microrganismi, che tra loro si trovano in una condizione di equilibrio. I batteri più importanti nell’ecosistema vaginale sono i lattobacilli..
Come avviene in altri distretti, sia i lattobacilli che l’organismo traggono vantaggi da questa reciproca convivenza. La flora lattobacillare si nutre infatti del glicogeno presente nelle trasudazioni vaginali e ricambia il favore sintetizzando acido lattico. Ed è proprio grazie all’acido lattico che l’ambiente vaginale viene mantenuto leggermente acido, ad un pH di circa 3.8-4.5.
Tale acidità è particolarmente preziosa e importante per l’organismo, poiché ostacola la crescita di altri patogeni responsabili di infezioni vaginali.
- Micro-traumatismi indotti da grattamento per il prurito locale, abrasioni per un’inadeguata lubrificazione durante i rapporti sessuali, sfregamenti da indumenti troppo aderenti ed uso di assorbenti interni per lunghi periodi di tempo.