Enza 37 anni si schianta lungo la statale della morte: muore durante vani tentativi di soccorso. Grave la figlia di due anni che era con lei

10 Novembre 2021 - 12:20

Enza 37 anni si schianta lungo la statale della morte: muore durante vani tentativi di soccorso. Grave la figlia di due anni che era con lei

ENZA AVALLONE AVEVA 37 ANNI, HA PERSO LA VITA IERI IN UN INCIDENTE STRADALE AD EBOLI, LA FIGLIA DI 2 ANNI È RICOVERATA IN GRAVI CONDIZIONI AL SANTOBONO.

Il massaggio cardiaco di 30 minuti,
non è servito a Enza Avallone.

37 anni, ebolitana d’origine e battipagliese d’adozione: è morta,
sulla Statale 19 ,dopo lo scontro frontale con un’altra auto.

La figlia di 2 anni è ricoverata al “Santobono” a Napoli in gravi condizioni.

L’asfalto di sangue della Statale 19, che collega Eboli e Battipaglia è costato caro a Vincenza Avallone.

Ieri mattina, alle 10.30, quando i sanitari ,tentavano disperatamente
di soccorrere la 37enne originaria di Eboli, ma residente a Battipaglia, non c’era più nulla da fare.

Il cuore di Enza aveva smesso di battere.
Accanto a lei, la figlia di 2 anni, che adesso lotta tra la vita e la morte al “Santobono” di Napoli.

Lei, Enza Avallone, si era trasferita da poco a Battipaglia, nel cuore del rione Taverna.

Era nata e cresciuta in un altro quartiere, il Paterno ebolitano, lavorando come commessa ,nel negozio,
di abbigliamento aperto nella centrale piazza della Repubblica.

Lavoro da commessa che, qualche anno più tardi, aveva trovato anche in un noto centro commerciale di Eboli.

Due storie parallele di relazioni troncate, la sua e quella del marito Nunzio Campeglia.

Carabiniere con la passione,
per le motociclette in servizio a Brienza, una piccola cittadina di poco più di 4mila abitanti, in Basilicata.

Due storie ,che s’intrecciano nel 2016, quando i due cominciano una relazione,
e decidono di andare a convivere insieme trasferendosi a Battipaglia.

Tre anni più tardi, daranno al mondo una bambina ,che adesso passa già le ore più infernali della sua vita, intubata nel reparto Rianimazione,
del nosocomio napoletano.

Ieri, nel rione Paterno di Eboli, il cordoglio è stato forte: Vincenza Avallone era cresciuta lì, frequentando le scuole elementari e medie “Pietro da Eboli”, e tra i residenti del quartiere era molto conosciuta.

Oltre al marito, e alla figlia, Vincenza lascia anche la madre e il papà.

Un destino fatale, quello toccato alla giovane madre battipagliese, morta proprio mentre percorreva il tratto di strada, maledetto, che congiunge le due città protagoniste della sua vita: Battipaglia ed Eboli.

Un viaggio, senza ritorno, terminato tragicamente in località Fontana di Fico.

I PRECEDENTI SULLA “STRADA DELLA MORTE” LA STATALE 19 TRA EBOLI E BATTIPAGLIA

Sulla Strada Statale 19 si continua a morire.

L’incidente mortale di ieri mattina, costato la vita alla giovane 38enne Vincenza Avallone, è solo l’ultimo, in ordine cronologico, di un lungo elenco.

Tre anni fa, il tragico incidente del 15 dicembre del 2018.

Un sabato sera di sangue, dove persero la vita un 17enne e un 18enne:
Vincenzo Dell’Orto e Francesco Giugno, entrambi originari di Eboli.

Sempre nello stesso tratto,
in località Fontana di Fico: un impatto violentissimo tra una Fiat 500 e un’Alfa Romeo.

Con i corpi delle vittime estratti dalle lamiere solo dopo l’intervento dei vigili del fuoco.

Un tratto di strada pericoloso, di giorno e di notte, e che, probabilmente, dopo i numerosi sinistri, andrebbe messo in sicurezza.

L’appello arriva da Don Luigi Piccolo, neo parroco del rione Taverna, dove Enza Avallone viveva ,in compagnia,
del marito e della figlia, che ieri sera dall’altare, durante la messa,
ha detto:

«Mettiamo un punto a questo capitolo della morte. A questa strada della morte.

Tre anni fa abbiamo pianto per due giovani; adesso, per questa bellissima famiglia della nostra parrocchia.

Lungo questa strada nessuno incontri più la morte. Mi auguro non accada mai più di essere costretti a pregare per la vita di una bimba di due anni.

Adesso gridiamo basta».
Un appello che trova seguito nella petizione lanciata su change.org ,
che ha già raccolto centinaia di adesioni per istituire un autovelox,
e uno spartitraffico lungo la via.