Tony Effe continua ad essere bersaglio di numerose critiche. Dopo la vicenda che l’ha visto escluso dal Capodanno organizzato dal Campidoglio, l’artista e il suo entourage hanno messo in piedi il proprio show del 31 dicembre sera. Intanto, il rapper romano ha ricevuto diversi commenti negativi, che si sono susseguiti negli ultimi giorni, da parte di altri cantanti che hanno condannato i suoi testi, soffermandosi sulla loro presunta pochezza intellettuale.
Già Francesco Sarcina, frontman de “Le Vibrazioni”, si era scagliato contro Tony Effe durante un concerto di fine anno della band in Sardegna. “Ha rotto i cog***. Ma si può? Uno che insulta le donne così. Ma perché!”.
Di recente, si è accodato a Sarcina anche Enrico Ruggeri, che ha dichiarato in un’intervista concessa a “La Repubblica” di desiderare che il pubblico del rapper romano si azzeri. “Sogno un futuro in cui a vedere Tony Effe non ci va nessuno”. E ancora, sulla generale povertà stilistica degli artisti di oggi. “In giro c’è grande povertà intellettuale, lessicale. Vedo però che per certa musica c’è una richiesta enorme. […] Oggi abbiamo un lessico che denota analfabetismo funzionale, canzoni scritte da chi non ha mai letto un libro”.
In ultima istanza, anche Francesco Silvestre, leader dei Modà, ha criticato Tony Effe, punzecchiandolo sul presunto contenuto sessista dei suoi brani. Kekko si è espresso anche sulla partecipazione del rapper capitolino a Sanremo, sostenendo sia di cattivo gusto. “Non avrei mai invitato a Sanremo chi parla delle donne in modo sconsiderato”. E ancora: “Oggi nelle canzoni sento volgarità, cattiveria, la donna è trattata come un oggetto. Devi farla sentire importante, perché lo è”.
Fonte: Fanpage.it; Il Fatto Quotidiano
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