Lutto a Napoli. Ida Fiorbello, giovane mamma di 37 anni, è deceduta a causa di un male incurabile contro il quale combatteva da tempo. Sposata nel 2018, Ida lascia il marito Luigi ed un bimbo di soli due anni, Vincenzo.
L’intera comunità è sotto shock e si stringe attorno al dolore dei familiari.
Tanti sono i messaggi di cordoglio per la 37enne che arrivano dai social. Tra questi, quello del cugino Gennaro Saiello, esponente del Movimento 5 Stelle:
“Sono affranto! Questa notte è venuta a mancare mia cugina Ida Fiorbello. Per ogni essere umano il destino è qualcosa di imprevedibile, con te è stato ingiusto e crudele e ha voluto privarti troppo presto della gioia di veder crescere il tuo amato bambino.
Il solo pensiero è qualcosa di straziante! Nel cammino della vita, una volta cresciuti è fisiologico che ci si allontani a causa del lavoro e degli impegni di ciascuno.
La vita evolve, sfugge e spesso non ci rendiamo conto. In questi mesi abbiamo pregato per te. Stavi combattendo una guerra. Eri una persona buona, solare, dinamica e anche se non avevamo modo di vederci spesso o sentirci sappi che hai lasciato un vuoto nel nostro cuore.
Ricordo quella lunga chiacchierata di qualche anno fa…Ci incontrammo per caso su un traghetto che da Ischia ci avrebbe accompagnato a Napoli.
Entrambi di ritorno da impegni lavorativi e fu un’occasione ghiotta per parlare dei preparativi in vista del tuo matrimonio… avevi gli occhi pieni di luce e di aspettative.
I tuoi progetti erano chiari, l’amore per il tuo futuro marito, la famiglia e una casa così come desideravi. Il pilastro della tua vita… la FAMIGLIA!”
Le istituzionali regionali classificano senza ombra di dubbio la Campania quale peggiore regione italiana per mortalità da cancro di individui di età inferiore a 65 anni (anno di riferimento 2015, laddove il registro tumori Asl 1 Napoli centro resta fermo al 2012). Siamo sempre gli ultimi a sapere qualcosa.
Il dato di mortalità è un indice di esito, lo sappiamo bene tutti. L’incidenza, cioè il numero di nuovi casi/anno, resta un primato del nord, specie di zone che ormai si stanno avviando persino a cambiare nome per i disastri ambientali in atto e ampiamente sottovalutati, come per esempio Bresciernobyl, che già fu Brescia.