Emilio Fede ricoverato, le sue condizioni sono critiche

10 Aprile 2021 - 15:49

Emilio Fede ricoverato, le sue condizioni sono critiche

Il profilo televisivo di Emilio Fede si intreccia con il capitolo giudiziario che l’ha visto protagonista. Il ritratto del giornalista, dagli allori alle polveri.

Il nome di Emilio Fede è noto al mondo del piccolo schermo e alle cronache, ma sapete davvero tutto della sua biografia? Partiamo dalle origini, fino a toccare le sfumature più spigolose di una storia che ha fatto molto rumore e si è impressa sulle prime pagine dei giornali.

Chi è Emilio Fede?

Emilio Fede è nato a Barcellona Pozzo di Gotto, sotto il segno del Cancro, il 24 giugno 1931. Giornalista e scrittore, ha avuto una lunga carriera in tv. Tra il 1981 e il 1982 è stato direttore del Tg1, a Videonews tra il 1989 e il 1991, poi fino al 1992 a Studio Aperto e infine, dal 1992 al 2012, direttore del Tg4.

EMILIO FEDE

EMILIO FEDE

Suo padre era un brigadiere dei Carabinieri, per anni in Etiopia, e lui ha trascorso parte della sua infanzia e giovinezza a San Piero Patti. Si è poi diplomato a Roma, al Liceo classico, e nella Capitale ha iniziato a incassare i primi consensi professionali…

Chi è la moglie di Emilio Fede?

La moglie di Emilio Fede è Diana De Feo, classe 1937 e un comune amore per la notizia. Anche lei giornalista, è anche una donna nota della politica italiana, senatrice del Popolo della Libertà nella XVI legislatura.

La coppia, il cui matrimonio è stato celebrato nel lontano 1965, ha avuto due figlieSveva e Simona.

Dove abita Emilio Fede?

Emilio Fede abita a Roma, città in cui si è trasferito nella sua gioventù e dove ha messo su la sua bella famiglia.

La moglie e le figlie gli sono sempre state accanto, anche nel torbido capitolo giudiziario che lo ha visto finire ai domiciliari.

La condanna di Emilio Fede

Nel 2019, Emilio Fede è stato condannato in via definitiva a 4 anni e 7 mesi di reclusione, nell’ambito del processo ‘Ruby bis’. Il regime carcerario è stato giudicato incompatibile con le sue condizioni di salute, per questo è stato sottoposto ai domiciliari.

Lo ha stabilito il Tribunale di Sorveglianza, dopo la valutazione del caso del giornalista giudicato responsabile – e sempre dichiaratosi innocente – di favoreggiamento della prostituzione di alcune ragazze. Secondo i giudici, le avrebbe indotte a partecipare ai festini del ‘bunga-bunga’ a casa di Silvio Berlusconi, ad Arcore.

Nel giugno del 2020 è evaso dai domiciliari per andare a cenare in un ristorante ed è stato arrestato proprio mentre si trovava nel locale.

6 curiosità su Emilio Fede

– È stato inviato speciale in Africa per ben 8 anni, e il Tg1 ha visto la sua prima edizione a colori sotto la sua conduzione…

– Su Vero Capri ha condotto una rubrica di attualità ed economia, Attualità con Fede.

– Gli è stato diagnosticato un tumore al pancreas, e per errore gli fu data una prognosi infausta di 6 mesi di vita.

– Su  Instagram un profilo non ufficialmente riconducibile a lui, in cui però sono raccolti tanti suoi scatti.

– Nel novembre del 2019 viene ricoverato di urgenza al San Raffaele di Milano in seguito a una caduta che avrebbe avuto delle gravi ripercussioni sulle su condizioni.

Lucido, lucidissimo. La precisione dei suo racconti, l’accuratezza nel consegnare date e nomi, un certo scrupolo nel ricostruire episodi di vita passata sembrano quasi tradire la schiettezza dell’anagrafe. Sono 89 anni gli anni che Emilio Fede compirà a giugno. Anni trascorsi in giro per il mondo da inviato, dietro ad una scrivania da direttore di tg, o ancora sprofondato nelle pagine di giudiziaria.

Da qualche giorno è un uomo libero. E da uomo libero, dopo avere scontato la sua pena ai domiciliari, non si esime dal ripercorrere alcuni passaggi della sua esistenza ora che ha dato alle stampe un libro: un memoriale, un album di episodi, un corollario di personaggi che ha incontrato durante una carriera lunga più di 60 anni.

Si chiama “Che figura di merda” il memoir autobiografico di Emilio Fede edito da Giraldi editore. Quel fuorionda, diventato un tormentone televisivo grazie a “Striscia la notizia”, ora compare come titolo della sua pubblicazione.

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