Luigi Di Maio,con grandissima probabilmente non farà parte del prossimo Parlamento.
L’ex leader del Movimento 5 Stelle e oggi leader di Impegno Civico ha perso nel collegio uninominale in cui era candidato. Per quanto riguarda il proporzionale, invece, per il suo partito è una vera e propria missione impossibile. Dovrebbe raggiungere il 3% per entrare in Parlamento e secondo le proiezioni non è neanche vicino all’1%, il che vorrebbe dire che i suoi voti sarebbero dispersi e neanche utili alla coalizione di centrosinistra – guidata dal Pd – di cui fa parte il partito di Di Maio.
L’istituto demoscopico dà praticamente per certa la vittoria del Movimento 5 Stelle, che in quel collegio ha candidato l’ex ministro Sergio Costa. Ironia della sorte fu proprio Di Maio a proporlo per la prima volta come titolare del dicastero dell’Ambiente, all’epoca del primo governo Conte – quello formato insieme alla Lega – e poi confermato anche nel bis a tinte giallorosse.
Per Di Maio si tratta di una grande sconfitta, anche perché era entrato a far parte della coalizione di centrosinistra – dopo la rottura con il Movimento 5 Stelle – proprio per poter rientrare in Parlamento. Il Pd aveva parlato di diritto di tribuna per tutti i leader. Per il ministro degli Esteri, nonostante un collegio che sembrava più che contendibile, è arrivata però una sonora sconfitta. Così, dopo due mandati, nonostante il suo addio al Movimento – per il quale in ogni caso, rottura a prescindere, non sarebbe stato ricandidabile una terza volta – la storia di Di Maio in Parlamento sembra essere finita. Per ora.