Forza Italia non è ancora pronta a presentare le liste per le prossime elezioni a differenza della Lega e Fdi.
Tra i problemi strutturali del partito sembra avere la peggio,il rispetto delle “quote rosa”.
Altro problema grave è lo scontro tra le correnti che fanno capo a diverse figure di spicco del partito.
Silvio Berlusconi, secondo quanto riportato, farebbe fatica a garantire un posto agli storici rappresentanti del partito, amici personali compresi.
Spiccano i casi di Annaelsa Tartaglione, che ha scalato Forza Italia Molise per poi venire sostituita dal leader Udc Lorenzo Cesa nel collegio uninominale della sua regione. La causa, si mormora, risiede nelle antipatie che Tartaglione avrebbe suscitato nei vertici femminili del partito. Adesso le rimarrà solo l’ardua corsa da capolista nel proporzionale. Diverso il caso di Stefania Prestigiacomo, proposta candidata per la presidenza della Regione Sicilia, che dovrebbe spuntare un posto «blindato» a Siracusa, così come Gianfranco Miccichè.
La partita è invece aperta per Maurizio Gasparri, sulla cui posizione si starebbe ancora lavorando. Da assegnare ancora alcune posizioni da capolista alle donne del partito: mentre Anna Maria Bernini è sicura, Licia Ronzulli dovrebbe farcela, mentre Marta Fascina resta in attesa. Discorso a parte merita la presidente del Senato, Elisabetta Casellati: verrà sicuramente ricandidata, ma potrebbe essere presentata in Basilicata anziché nel «suo» Veneto. Nodi intricati che potrebbero essere sciolti solo in calcio d’angolo, lunedì prossimo.