Elezioni regionali, Migliore (IV): Sì a De Luca, esempio di ‘buon governo’. Emiliano e de Magistris hanno fallito

9 Giugno 2020 - 18:53

Elezioni regionali, Migliore (IV): Sì a De Luca, esempio di ‘buon governo’. Emiliano e de Magistris hanno fallito

È ufficiale: Italia Viva correrà alle prossime regionali di settembre in tutte e sei le regioni. Toscana, Campania, Puglia, Liguria, Marche, Veneto. Ad annunciarlo nelle scorse ore il leader e senatore di IV, Matteo Renzi. Dunque il partito guidato dall’ex premier si lancia nell’agone politico-elettorale, con l’intento di avvicinare nuove persone al partito e giocarsi la partita che tanti aspettano: passare dai sondaggi all’esito delle urne. Italia Viva, secondo Renzi, sarà decisiva in varie regionali. Chiare le alleanze. In Toscana, Campania e Marche correrà insieme al Pd, all’interno delle coalizioni di centrosinistra. In Puglia, Renzi ribadisce il no alla ricandidatura del governatore, Michele Emiliano. In Campania, definisce il sostegno a Vincenzo De Luca, pronto ad essere riconfermato presidente della Regione, anche grazie alla popolarità acquisita grazie alla politica di forte rigore impressa durante l’emergenza coronavirus. Ma per avere un quadro d’insieme, sull’oggi e sul futuro di Italia Viva, Retenews24 ha scelto di intervistare, il deputato napoletano Gennaro Migliore, da sempre fedelissimo di Matteo Renzi e gran conoscitore delle dinamiche campane e nazionali.

Dalle scelte fatte da Renzi, balza all’occhio la diversa strategia nelle due regioni meridionali: pieno sostegno a De Luca in Campania, mentre in Puglia secco no ad Emiliano. On. Migliore, ci spiega come si è giunti a queste decisioni?

“Per quanto riguarda De Luca, abbiamo fatto una valutazione complessiva sul ‘buon governo’ e successivamente anche sulla straordinaria efficacia dell’emergenza Covid. La sua leadership è stata fondamentale per affrontare una pandemia così complessa e pericolosa. Invece la decisione su Emiliano era già presa da tempo, da prima dell’emergenza Covid. Abbiamo ritenuto completamente impossibile sostenere il governatore pugliese, visto che lo stesso è venuto meno nelle visioni politiche che dovrebbe avere un presidente di regione. Inoltre ha avuto un atteggiamento fortemente ostile nei confronti di tutte le soluzioni che il Governo aveva proposto, in particolare sulla vicenza della xylella e sull’Ilva. Un vero fallimento da parte sua”.

Considerando il convinto sostegno di Italia Viva a De Luca, c’è da aspettarsi che Matteo Renzi verrà a Napoli per suggellare questo patto con il governatore campano?

“Sicuramente Renzi verrà a Napoli. Non so quando, ma certamente avverrà a breve la formalizzazione di questa alleanza”.

Lei ritiene che la politica del rigore adottata da De Luca sia stata efficace, a differenza dei detrattori che continuano a puntare l’indice contro il governatore?

“Non lo dico io, lo certificano i numeri. I detrattori dovranno pure rassegnarsi. I governatori che meglio hanno gestito l’emergenza, sono stati il leghista Zaia al nord e De Luca al sud. Quindi non faccio neanche una questione di casacca politica. Ma penso che De Luca sia stato un esempio anche alle altre altre regioni meridionali, che all’inizio tentennavano. Non si tratta solo del rigore, ma anche della politica socio-economica adottata per far fronte alla crisi, dei 900 milioni distribuiti per sostenere chi era più in difficoltà, i professionisti, l’incremento delle pensioni minime. Si è occupato della Campania, come un eccellente amministratore”.

Dunque un plauso alla ‘manovra’ per fronte della crisi. On. Migliore, ma quanto c’è di Italia Viva nel piano socio-economico?

“Abbiamo ritenuto giusto, anche prima di formalizzare l’accordo con De Luca, visto che siamo una forza nazionale, dato un contributo su quelli che erano elementi essenziali. In particolare il sostegno ai professionisti e alle imprese. Insomma l’idea che si dovesse ripartire sostenendo e creando lavoro, utilizzando la maggior forza possibile, mettendo in campo anche una sburocratizzazione che – per quanto mi riguarda – dovrebbe essere sopratutto fatta a livello nazionale”.

On. Migliore lei in questi giorni, ha avuto una serie di incontri con imprenditori ed operatori della filiera della ristorazione e del ‘by night’, che in queste settimane hanno espresso non poche perplessità per le scelte del Governo. Quali sono stati gli esiti?

“Le questioni fondamentali sono state portate all’attenzione della Regione Campania, con un immediato intervento da parte del presidente De Luca,  per garantire che non si creino disequilibri tra chi aveva una precedente concessione per la somministrazione e la ristorazione e chi fa anche musica e ballo. Noi siamo difronte ad un comparto che produce un fatturato molto importante, che rappresenta un volano nazionale, ma anche un’attrazione turistica locale e regionale. Quindi siamo impegnati per un intervento immediato e risolutivo, che dia forza agli imprenditori che devono essere aiutati, visto che intervengono nella fase del divertimento per una parte della popolazione, sopratutto giovanile”.

On. Migliore portiamoci avanti di un anno. Nel 2021 si svolgeranno le elezioni amministrative in comuni importanti come Napoli, Roma, Torino e Milano. Per quanto riguarda il capoluogo campano, Italia Viva quale profilo immagina per il dopo de Magistris?

“Innanzitutto un profilo che porti con sé, un progetto per Napoli, a breve, medio e lungo termine. Questi nove anni sono stati un fallimento totale, tranne alcune iniziative che comunque non sono mai riuscite ad emergenze. Ricordo solo l’apertura del lungomare alla cittadinanza. Tutto il resto, dalle politiche di bilancio alla programmazione, sono state del tutto sbagliate. Voglio ricordare a lui e a tutti, la disponibilità del Governo Renzi a sostenere ingenti finanziamenti per la città con il ‘Patto per Napoli’. Come anche l’abbattimento delle Vele è parte di un progetto che era stato avviato, sia nella progettualità economica che realizzativa. Noi a Napoli ci siamo sempre stati e vogliamo continuare ad esserci con un profilo che metta al centro la responsabilità, la serietà, la visione. Un profilo che metta la parola fine a questa ubriacatura populista ed isolazionista del Sindaco di Napoli. Un profilo che abbia un collegamento forte con Istituzionali governative regionali e nazionali. Ci vuole un politico e non di nuovo un avventuriero. Noi abbiamo bisogno di qualcuno che sappia. Lo ha dimostrato De Luca per tutta la vita. Ben evidenti le sue capacità ad amministrare, maturando tanta esperienza politica. Comunque al momento non c’è nessun tavolo. Stiamo lavorando nella città di Napoli, per rafforzare un progetto concreto e ideale per il governo della città. Poi vedremo se anche il PD non si sottrarrà al confronto. Per ora siamo concentrati al cento per cento sulle regionali”.

Chiudiamo con lo ‘stato di salute’ di Italia Viva. Sia a livello locale che nazionale stanno crescendo le adesioni. On. Migliore possiamo affermare che il suo partito, al di là dei sondaggi è vivo e vegeto?

“Direi che ogni volta che dicono che qualcuno sta andando via o che il progetto non tira, arrivano nuovi ingressi. Il che vuol dire, che il polso di chi sta sul territorio è ben diverso da sondaggi che io non guardo neanche più, perchè sembra vedere più i desideri di alcuni nostri competitor elettorali, che le analisi effettive. Quindi per quanto ci riguarda, sicuramente Italia Viva si misurerà con i risultati veri, quelli delle elezioni. Ma sono certo che ci saranno delle sorprese interessanti”.