Una vera e propria tempesta sta per abbattersi sulle elezioni comunali 2021: la data delle elezioni. Secondo una fonte dal Ministero dell’interno, entro pochi giorni sarà ufficializzata la data che dovrebbe essere 26 settembre o 3 ottobre.
Ma perché la data rischia di diventare uno tsunami, destinato a cambiare la scena politica? Semplice, la data delle elezioni obbligherà i protagonisti di questa campagna elettorale ad assumere decisioni drastiche in un senso o in un altro.
Andiamo con ordine: uscito il bando delle elezioni, i diversi schieramenti avranno poche settimane per presentare le liste. Poche settimane che capiteranno in pieno agosto, tra ondata di calore e ondata di Covid. Il rischio per molti, sarà quello di non avere candidati utili per competere realmente.
Cosa cambia per Manfredi
Per la coalizione di Gaetano Manfredi, l’uscita del bando significherà accorpare le liste. Sono in atto in queste ore riunioni di dirigenti di partito per valutare fusioni e unità di percorso. Delle 24 liste, ne dovrebbero restare 13. Entro venerdì si avrà un quadro chiaro di chi si è unito con chi.
Intanto Manfredi entra in polemica con Maresca, dopo che questi ha contestato la lista “Azzurri per Napoli” creata da Stanislao Lanzotti. Maresca li ha definiti “suoi scarti”, in realtà Lanzotti, rivela di come l’ex Pm lo abbia corteggiato fino alla fine e di come lui gli abbia dato poi picche.
Cosa Cambia per Maresca
L’ex Pm dovrà svelare le carte, rendersi conto che molte liste civiche in realtà non esistono e prendere atto che gli restano solo i partiti. L’aria di sconfitta nel comitato di Maresca si respira giorno per giorno, quello che si vuole evitare è una sconfitta già al primo turno che sarebbe devastante.
Perdere al primo turno per Maresca, significherebbe che non solo la città di Napoli, non ama particolarmente i partiti di destra, ma che anche il suo nome non ha avuto un reale boom sulla gente. Cosa che mortificherebbe la sua carriera politica appena iniziata.
Cosa cambia per Bassolino
L’ex Sindaco ha pochi candidati, poche liste. Dal suo comitato elettorale traspare la speranza che il suo nome tiri più delle liste e che in qualche modo si vada a creare quell’effetto “voto di opinione” che permetterebbe a Bassolino di avere un buon risultato.
Il sogno è arrivare al ballottaggio, ma in ogni caso anche superare Maresca e dimostrare al PD che la città non ha proprio un brutto ricordo del suo sindaco più significativo degli ultimi 50 anni. Intanto Bassolino continua a girare la città, ieri è stato al vomero accompagnato da Alberto Cammarata, uno dei suoi fedelissimi e Bassoliniano di ferro.
Cosa cambia per la Clemente
Per l’unica candidata donna cambierà quasi tutto. Dovrà svelare di non avere reali liste. Il vero tsunami potrebbero essere le dimissioni di de Magistris che daranno il via ad alcuni candidati che la Clemente conta come suoi, ad andare invece a candidarsi con altri.
Intanto la più giovane dei candidati sindaco continua a fare tik tok e video dal suo comitato elettorale, sperando che questo le porti un minimo di visibilità in più rispetto ai disastrosi risultati delle deleghe da lei gestite.