Elezioni europee: sorridono Meloni e Schlein, riflettono Salvini e Conte

10 Giugno 2024 - 13:58

Elezioni europee: sorridono Meloni e Schlein, riflettono Salvini e Conte

All’indomani delle elezioni europee, arrivano le prime relazioni ai risultati delle urne. Sorridono Meloni e Schlein, mentre riflettono Salvini, Conte, Renzi e Calenda. Vediamo le reazioni dei vari leader politici.

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Senza dubbio, sorridono la premier Meloni e la segretaria PD Schlein. I loro partiti sono i vincitori di questa tornata elettorale europea.

«L’Italia si presenta al G7 e in Europa con il governo più forte di tutti, è una soddisfazione e anche una grande responsabilità”. Ha commentato Meloni. Ed ha aggiunto.«E’ un messaggio che arriva dagli italiani, ’andate avanti’ e fatelo con maggiore determinazione se possibile». «Il sistema sta diventando di nuovo bipolare, è una buona notizia, ci sono visioni che si contrappongono e su cui si chiede ai cittadini da che parte stanno. Oggi ci hanno detto che stanno dalla nostra parte».

Entusiasta anche la Schlein, che a caldo commenta così.  «È un risultato per noi straordinario, siamo il partito che cresce di più dalle politiche, la distanza da Fdi si restringe. Sentiamo ancora più forte la responsabilità di costruire l’alternativa, continueremo a essere testardamente unitari, sentiamo ancora più forte la responsabilità di costruire l’alternativa».

È un periodo di riflessione, invece, per Salvini. Il leader del Carroccio, seppur ha mantenuto gli stessi risultati delle amministrative, non nasconde la sua delusione e denuncia divisione interne al partito, che hanno minato la stabilità elettorale alle europee. Esulta, invece, Tajani per il risultato di Fratelli d’Italia e predice: «alle prossime elezioni arriveremo al 20%».

Duro colpo, invece, per Giuseppe Conte che, col Movimento 5 Stelle, raggiunge il minimo storico dal 2013. Il leader, quindi, non nasconde la sua amarezza e sul campo largo commenta: «Il dialogo con il Pd? Il dialogo con le forze progressiste non dipende da un appuntamento elettorale».

Delusione anche per Renzi e Calenda. Su di loro pesa la divisione del Terzo Polo.

Fonte: Il Sole24ore

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