Silvio Berlusconi definisce le tasse “un male da ridurre il più possibile”.
“Siamo ancora qui per parlare di tasse. Se lo Stato ti chiede un quarto di ciò che con tanti sacrifici hai guadagnato, senti che questo è giusto. Se ti chiede il 50%, senti che è un furto. Se ti chiede addirittura il 60%, senti che è una rapina”, afferma Berlusconi.
E aggiunge: “Questo succede a tanti lavoratori autonomi, ai professionisti, alle piccole imprese. Se sei d’accordo, se anche tu pensi che le tasse non siano belle come dice la sinistra, ma siano un male necessario per far funzionare lo Stato, ma un male da ridurre il più possibile, allora il 25 settembre devi andare a votare e devi votare assolutamente per noi, per Forza Italia”.
Si riferisce al programma della coalizione di centrodestra, dove un capitolo è dedicato alla questione fiscale: riduzione della pressione fiscale per famiglie, imprese e lavoratori autonomi e di pace fiscale. Si dice no alle “patrimoniali dichiarate o mascherate” e i “micro tributi che comportano eccessivi oneri di gestione per lo Stato”. Sono anche presenti politiche fiscali per le imprese “ispirate al principio per cui chi più assume, meno paga” e l’estensione della flat tax per le partite Iva fino a 100 mila euro di fatturato, così come “flat tax su incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti, con la prospettiva di ulteriore ampliamento per famiglie e imprese”.
Si aggiungono: “semplificazione degli adempimenti e razionalizzazione del complesso sistema tributario”, “rapporto più equo tra Fisco e contribuenti con procedure semplificate, onere della prova fiscale a carico dello Stato, riforma della giustizia tributaria e superamento dell’eccesso di afflittività del sistema sanzionatorio”, “introduzione del “conto unico fiscale” per la piena e immediata compensazione dei crediti e dei debiti verso la PA” e “diritto al conto corrente per tutti i cittadini”.