Eletto Javier Milei: un ultraliberista di destra per il futuro dell’Argentina

21 Novembre 2023 - 10:02

Eletto Javier Milei: un ultraliberista di destra per il futuro dell’Argentina

In una decisione che segna una svolta significativa per l’Argentina, il popolo ha eletto Javier Milei, un esponente ultraliberista di destra, come suo nuovo presidente. Questa mossa rappresenta un salto nell’ignoto per la nazione, che sta affrontando una grave crisi economica con un’inflazione che supera il 142%.

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Milei, noto per le sue posizioni populiste, ha ottenuto una vittoria clamorosa nelle elezioni presidenziali di domenica, raccogliendo il 55,69% dei voti con il 99,26% delle urne scrutinate. Questo risultato gli ha garantito un vantaggio significativo di quasi 12 punti percentuali sul suo rivale, il candidato peronista.

La vittoria di Milei è stata definitiva e indiscutibile: con l’86% dei voti già scrutinati, il suo vantaggio era evidente, avendo conquistato il 56% dei voti al ballottaggio. Questa elezione inaugura un periodo di incertezza per la terza economia dell’America Latina, dato che Milei è noto per le sue politiche ultraliberiste e il suo approccio populista.

La scelta degli elettori argentini di affidarsi a Milei in un momento di profonda crisi economica segnala una chiara richiesta di cambiamento. La sua presidenza sarà attentamente osservata sia a livello nazionale che internazionale, dato il potenziale impatto delle sue politiche sul futuro dell’Argentina.

L’Argentina entra in una nuova era con la presidenza di Javier Milei, un momento che potrebbe definire il corso futuro del Paese in un contesto di sfide economiche e sociali senza precedenti.

La vittoria elettorale di Javier Milei in Argentina può essere attribuita principalmente al sostegno ottenuto dalla destra liberale, in particolare da Patricia Bullrich, che si era classificata terza nel primo turno delle elezioni. Milei, noto per le sue posizioni populiste e ultra-liberali, nonché per le sue dichiarazioni spesso controverse, ha seguito le orme di altri leader populisti come Donald Trump e Jair Bolsonaro, catturando l’attenzione del pubblico durante la campagna elettorale. Secondo Ignacio Labaqui, professore e analista politico presso l’Università Cattolica Argentina, la campagna elettorale si è concentrata meno sulla gestione governativa e più sulle proposte di Milei.

Labaqui sottolinea che l’ascesa di Milei riflette più una generale insoddisfazione nei confronti dei partiti tradizionali che una polarizzazione ideologica. Le proposte radicali di Milei includono tagli significativi alla spesa pubblica e alle politiche assistenziali. Ha inoltre fatto riferimenti nostalgici al periodo della dittatura militare, in particolare attraverso le posizioni della sua vicepresidente Victoria Villarruel, legata al partito spagnolo Vox e al settore militare.

L’Argentina affronta una profonda crisi economica e sociale, con l’inflazione ai livelli più alti dal 1990. Labaqui nota che un piano di stabilizzazione economico sarà cruciale per Milei, il quale dovrà anche negoziare con i sindacati e i movimenti sociali. Anche la politica estera di Milei è una questione aperta, specialmente in termini di rapporti con altri paesi, in particolare quelli di sinistra in America Latina e in Messico.

La Chiesa argentina ha seguito attentamente le elezioni, indirettamente esprimendo preoccupazioni per il benessere dei poveri e svantaggiati sotto la nuova amministrazione. La crisi sociale, aggravata dalla paura e dall’incertezza, è una sfida che l’Argentina dovrà affrontare in tempi brevi.

Le reazioni internazionali all’elezione di Javier Milei come presidente dell’Argentina sono state variegate e significative. Molti leader mondiali hanno espresso le loro opinioni e auguri, riflettendo una gamma di prospettive politiche. Jake Sullivan, consigliere alla Sicurezza nazionale della Casa Bianca ha inviato congratulazioni a Javier Milei, sottolineando la volontà degli Stati Uniti di “migliorare i nostri forti rapporti bilaterali basati sull’impegno condiviso sui diritti umani, sui valori democratici e sulla trasparenza”.

Per Milei si attende tutto un futuro da scrivere!

Scritto e curato da Maria Paola Falanga