Eleonora Giorgi ha posato per la copertina di Vanity Fair, mostrando fiera i suoi capelli rasati, proprio quei capelli che tanti anni fa avrebbe avrebbe curato in ogni minimo dettaglio per garantire ai fotografi lo scatto perfetto.
La scoperta della malattia che sta affrontando ancora oggi ha cambiato totalmente le priorità nella sua vita.
«Se sopravviverò, non posso dire se guarirò ma se comunque le cose si metteranno un po’ meglio, io alla vita di prima non voglio tornare – ha confessato Giorgi nell’intervista -.
Voglio passare tutto il tempo che mi resta così, con l’amore che ho finalmente riscoperto. Mi sono stufata di fare la Giorgi. Preferisco fare la babysitter al mio nipotino».
Chi scopre di essere malato vive innanzitutto un’incredibile solitudine», ha raccontato Eleonora Giorgi nella sua lunga chiacchierata a Vanity Fair.
L’attrice e produttrice si è aperta sul suo presente, fatto di cure a volte anche sfiancanti, sul suo passato con il ricordo di personaggi che sono stati i pilastri della sua vita e carriera, ma anche sul futuro e su come vorrebbe essere ricordata dal nipotino Gabriele.
Parlarne per me è stato liberatorio. Non è stata “vanità”. Io sono cresciuta con il pubblico. Avevo diciannove anni quando è iniziata la mia carriera. Ma non è questo: parlarne è stato un modo per mettere ancora più a fuoco il valore del tempo che resta.
Un mese, un anno, una vita: non importa. Ciò che conta è quello che voglio ora: stare con i miei figli, con la mia famiglia, con gli affetti», ha raccontato Giorgi.
L’attrice non vuole parlare di tumore al nipotino Gabriele, il figlio di Paolo Ciavarro e Clizia Incorvaia:
«Quando gioco col mio nipotino lui nemmeno si accorge che sono malata.
Quindi non glielo dico. Però ho chiesto che se morirò non voglio che gli dicano che me ne sono andata.
Lo vivrebbe come un tradimento. Mi piacerebbe che gli dicessero che sono diventata un angelo e che veglierò sempre su di lui».
Nella vita di Eleonora Giorgi ci sono stati molti amori, ma solo due hanno lasciato il segno, il primo è stato Angelo Rizzoli, da cui ha avuto il figlio Andrea, e poi Massimo Ciavarro, da cui è nato Paolo.
Tantissimi i ricordi che condivide con Angelo Rizzoli:
«Mi ricordo che in un viaggio in India, quando eravamo sposati, un astrologo gli fece il tema natale: scrisse rovina, malattia, carcere, disgrazia. È una storia troppo complicata di cui non voglio più parlare. Però se esiste un aldilà, se c’è qualcosa dopo la morte, ecco, se potessi incontrare di nuovo qualcuno, vorrei parlare con lui.
Per chiedergli: perché? Perché bandirmi dal mondo del cinema? Mi hai fatto soffrire così tanto. Perché?». Una domanda che non avrà mai una risposta.
Dopo il divorzio da Angelo Rizzoli e l’allontanamento dal cinema si sposò con Massimo Ciavarro, altro suo grande amore che ha ritrovato nel periodo più buio:
«Mi ritirai in campagna a fare orti biologici, decorare mobili, restaurare casali e andare a letto presto. Funzionò per un po’ ma poi quella vita non faceva per me. Mi mancava il lavoro. Perché lavorare è la maniera più sana di stare con gli altri. Il cinema per me non è mai stato vanità ma artigianato. Lo amavo per quello, per il lavoro artigianale che c’è dietro.
Quello che mi mancava. A quello dovevo tornare. Che grande ingiustizia, che grande dolore ho subito. Sono convinta che molto della mia malattia sia nato in quegli anni di grande sofferenza».