Ecco spiegato il perché del sold out delle scarpe e ciabatte LIDL.

18 Novembre 2020 - 15:31

Ecco spiegato il perché del sold out delle scarpe e ciabatte LIDL.

Lunedì 16 novembre è iniziata una vera e propria cosa per accaparrarsi le scarpe e gli altri prodotti della collezione “LIDL Fan Collection”:”: sneakers, calzini, ciabatte e magliette. Ma perché hanno generato tutto questo clamore?
La linea è stata lanciata in Italia da Fedez, marito di Chiara Ferragni,  che ha indossato le sneackers in diverse foto e storie su Instagram. Poi è stato il turno di tanti altri influencer che operano su social come TIKTOK e altre piattaforme online.
Questo boom, dunque, non è solo frutto di una fortuna improvvisa, ma dietro c’è una strategia di marketing ben studiata e mirata: l’azienda Lidl ha scelto di produrre una sua linea, che poi ha rilanciato tramite l’azione efficace degli influencer.
Dalla multinazionale fanno sapere che “è stata pensata per rendere omaggio in modo simpatico e irriverente a tutti clienti dell’Insegna, che si definiscono da sempre dei veri e propri fan di Lidl”.
Il prezzo, che nel caso delle scarpe è di 12,99€, può essere un buon motivo d’acquisto, ma non l’unico. La percezione che si tratti di un qualcosa di esclusivo, lanciato come “limited edition” e quindi solo per pochi, sicuramente ha inciso sul successo del brand.

Il “fenomeno Lidl”, non nasce nel nostro Paese, che per altro è stato uno degli ultimi a distribuire la collezione. Belgio, Finlandia, Francia, Germania hanno anticipato l’Italia e anche lì si è assistito a scene simili a quelle dei punti vendita in Italia. Altro fenomeno verificatosi in tutti i paesi citati è stato quello della rivendita online a prezzo decisamente maggiorato: da poche decine di euro, a migliaia.
Tutto ciò ha distratto per qualche ora gli italiani dal problema del Coronavirus: e infatti si assiste a code lunghissime, in alcuni casi si arriva ad accamparsi di notte davanti ai negozi e ci si ammassa per garantirsi l’acquisto dei prodotti. Talvolta il rincaro del prezzo della merce è tale da aver spinto il Codacons ad annunciare la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, Polizia Postale e Antitrust per chiedere di bloccare tali speculazioni.