È online l’ep “INTOSOLE” degli AFTERSAT, un premio che la band si è aggiudicata nell’estate del 2019 al “Lennon Festival”, storico concorso, in provincia di Catania.
Il lavoro, prodotto dalla Dcave Records (registrato nel The Cave Studio) e nato dall’idea di Daniele Grasso, musicista e produttore catanese che ha traghettato la
band dalla scrittura in lingua inglese alle suggestioni evocative della lingua napoletana, è composto da tre tracce.
“Sient’Ancora”, “Solfatara” e “Luntano ‘a Te” raccontano di un rapporto viscerale e conflittuale con la terra d’origine, i Campi Flegrei, tra ironia e similitudine
con gli elementi del territorio che sembrano prendere voce attraverso gli arrangiamenti ritmico-armonici dei musicisti. Il filo conduttore, ricorrente,
è il mare visto come elemento oscuro che tende ad inabissare piuttosto che portare alla luce. In “Solfatara” è quasi caratterizzato da un dispnoico affanno che
singhiozza per i “figlie perdute”, mentre in “Luntano ‘a Te”, nonostante tutta la bellezza che ispira, non impedisce di mollare tutto e andare via.
Dopo la grande attenzione riscossa con il brano d’esordio “Sient’ Ancora”, “INTOSOLE” (nel sole), rappresenta il barlume di speranza che, come nell’immagine di
copertina dell’ep, filtra attraverso le nuvole. Lo stato d’animo dei testi, dunque, va oltre le aspettative deluse o non ripagate da una terra ricca ma troppo
spesso pronta a specchiarsi nella propria bellezza anziché aprirsi all’altro. Il sound che viene fuori è una fusione di tradizione, appartenenza ma insieme
inadeguatezza. La terra diventa madre, figlia e sposa: colei che partorisce, nutre e inghiotte le proprie creature.
Le foto sono di Enzo Pinelli.
Link d’ascolto:
https://spoti.fi/2TmrsN
Gli AFTERSAT sono:
Salvatore Pone – chitarra acustica, voce
Alessia Torinelli – ukulele, chitarra acustica, voce
Giuseppe Passeri – basso
Mirko Di Bello – batteria
Davide Correra – chitarra elettrica