Mirko, il bambino di sette anni che amava i supereroi e combatteva una grave forma di tumore ai polmoni, è purtroppo deceduto venerdì sera all’ospedale Regina Margherita di Torino. La notizia ha scosso profondamente coloro che avevano ascoltato la sua storia nelle settimane precedenti.
Nelle ultime fasi della sua vita, Mirko aveva espresso un ultimo desiderio: incontrare i suoi idoli, i supereroi. Centinaia di persone hanno risposto all’appello del padre, arrivando da diverse città d’Italia. Vestiti da supereroi, uomini coraggiosi si sono calati dal tetto del Regina Margherita per regalare un’ora di gioia e un ultimo grande sorriso a Mirko.
Il padre di Mirko ha espresso un commosso ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato al flashmob. L’ingresso delle Molinette era stato invaso da calore, bambini, schiamazzi e normalità, offrendo conforto a Mirko e alla sua famiglia, anche solo per un istante. La presenza di centinaia di persone, applaudendo ed esortando, ha dato un po’ di forza alla famiglia in un momento così difficile.
L’organizzazione del flashmob è stata rapida, avvenuta in soli quarantotto ore. Nonostante il tempo limitato, la direzione sanitaria ha dato il via libera per riempire i giardini di fronte all’ingresso dell’ospedale. Il padre di Mirko ha espresso la sua gratitudine a coloro che hanno lavorato dietro le quinte per rendere tutto ciò possibile.
Il piccolo ha ricevuto numerosi regali, pensieri e cartelloni da parte delle persone che lo hanno sostenuto. I messaggi di incoraggiamento provenivano da molti coetanei che condividevano con lui l’esperienza di una vita diversa, lontana dall’opprimente pensiero del ritorno in ospedale. I supereroi come Spiderman e Batman erano stati i doni più apprezzati, offrendo a Mirko un fugace ritorno alla normalità della sua età.
Nonostante il profondo dolore, rimane la dolcezza dei ricordi di quei momenti. Mirko era sorpreso, commosso e felice di tutto l’affetto dimostratogli. Anche solo per un istante, il sorriso di Mirko aveva illuminato la situazione, portando un po’ di conforto al cuore del padre Alessio.
