È morto all’età di 100 anni, Henry Kissinger, ex Segretario di Stato degli Stati Uniti d’America. Le cause della morte non sono state ancora rese note.
”Il potere è il massimo afrodisiaco”, questa fu una delle sue celebri frasi. E parlando di potere Kissinger poteva sicuramente dire la sua: fu un Segretario di Stato controverso, un grande stratega per alcuni, un criminale di Stato per altri.
Henry Kissinger fu Segretario di Stato (equivalente del nostro Ministro degli Esteri) dal 1973 al 1977. È stato il protagonista assoluto della politica estera statunitense negli anni ‘70. Una politica volta innanzitutto a salvaguardare il potere americano e l’influenza degli Stati Uniti su tutto il pianeta, ma anche volta all’affermazione concreta dell’anticomunismo. Nel 1973 vinse il Nobel per la pace, nonostante nello stesso anno avesse sostenuto il bombardamento della Cambogia e appoggiato il colpo militare del dittatore Augusto Pinochet in Cile.
Uno dei meriti più importanti che vennero attribuiti a Kissinger è stato il riavvicinamento tra USA e Cina. Fu proprio lui, infatti, a lavorare per trovare un incontro storico tra Nixon e Zhou Enlai, all’epoca primo ministro cinese. Da quel momento le relazioni internazionali tra i due Stati si distesero per la prima volta nella storia. Fu sempre l’ex Segretario di Stato a finalizzare il SALT I, il prima trattato in materia di disarmo con l’Unione Sovietica.
Kissinger era comunque stimato anche dai colleghi. Uno su tutti è stato sicuramente Vladimir Putin. Il leader del Cremlino, infatti, oggi appena appresa la notizia l’ha definito: “un diplomatico eccezionale, un uomo di Stato saggio e lungimirante che per molti decenni ha goduto in tutto il mondo di un’autorità meritata”.
Fonte: Fanpage.it