La psichiatra Barbara Capovani è deceduta a seguito di un’aggressione subita venerdì scorso all’esterno dell’ospedale Santa Chiara a Pisa.
“Sì è conclusa alle 23.40 la procedura di accertamento di morte con criteri neurologici. Come già preannunciato nel precedente bollettino medico, si procederà alla donazione degli organi così come da volontà espressa in vita dalla Dr.ssa Barbara Capovani, condivisa dai familiari e autorizzata dal magistrato”.
Il suo aggressore, un ex paziente di 35 anni, è stato fermato e accusato di omicidio premeditato.
Barbara aveva tre figli ed era molto apprezzata per il suo lavoro, dedicandosi con passione e professionalità ai pazienti.
La sua morte ha causato grande dolore presso i colleghi e la comunità medica.
L’aggressore era stato collocato in cura presso il Servizio psichiatrico diagnosi e cura di Pisa nel 2019 e pare nutrisse rancori nei confronti della dottoressa.
La sua morte porterà alla riqualificazione dell’ipotesi di reato a carico dell’uomo.
La vicenda ha suscitato un’ondata di emozione e cordoglio da parte di tutti coloro che conoscevano la psichiatra.
La sua dedizione alla professione e alla cura dei pazienti la ricorderanno sempre come una grande professionista.
Intanto, sulla vicenda si è espresso anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che su Telegram ha scritto:
“Tutti abbiamo pregato e sperato. Riposa in pace Barbara, che la terra ti sia lieve.”
La morte della dottoressa lascerà in maniera indubbia una grande ferita nel cuore di chi l’ha conosciuta e soprattutto una grande rappresenterà una grande perdita per la regione Toscana e per il suo ospedale di Pisa.
Fonte: fanpage
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