Bruno Pizzul è morto all’ospedale di Gorizia pochi giorni prima di compiere 87 anni. Icona del giornalismo sportivo italiano, ha raccontato con il suo stile unico i momenti più esaltanti della Nazionale Azzurra. Con lui si chiude un’epoca fatta di emozioni narrate con classe e sobrietà.
Cinque Mondiali e quattro Europei portano la sua firma inconfondibile. Le sue parole hanno accompagnato le “notti magiche” del 1990 e quei dolorosi rigori di Pasadena nel 1994. Il suo viaggio come telecronista inizia l’8 aprile 1970 con Juventus-Bologna e si conclude nel 2002. Ma nel 2021, a Cormons, annuncia con entusiasmo: “Siamo campioni d’Europa!”, condividendo la vittoria dell’Italia agli Europei.
In Euro 2021, Pizzul rivelò un episodio che lo emozionò. Alcuni ragazzi gli chiesero di dire alle loro mamme che erano vivi. Lui declinò, temendo di preoccupare altre famiglie. Amava raccontare la verità, ma sempre con rispetto per le emozioni umane. Guardava con occhio critico i telecronisti moderni, notando come “parlino un po’ troppo” rispetto alla sua epoca.
Bruno Pizzul ha segnato un’era, legando le sue narrazioni a un’Italia che viveva con passione il calcio. Rimarrà sempre la voce che ha dato vita ai nostri ricordi sportivi più belli.
fonte fanpage