È partita in quarta la raccolta firme sul web per votare contro la legge sull’autonomia differenziata.
In Campania si sono registrati il maggior numero di firme: circa 14 mila fino a venerdì sera. In tutta Italia, invece, fino a ieri se ne sono registrate già oltre 100mila.
Al secondo posto tra le regioni che hanno raccolto più firme, figura il Lazio, con circa 6mila: meno della metà della Campania, che si dimostra baluardo della protesta contro la legge “SpaccaItalia”.
Secondo la legge, bisognerà raggiungere le 500mila firme per poter avviare la consultazione popolare.
Dalla giornata di venerdì, un altro dato che incuriosisce è quello che riguarda le sottoscrizioni raccolte in Lombardia: ben 5mila. Di più rispetto all’Emilia-Romagna, da sempre simbolo della sinistra nel Nord.
A dare manforte al no all’autonomia differenziata, è stato anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, invitato alle Feste dell’Unita del Pd per spiegare il no alla legge Calderoli: venerdì era a Verona, ieri a Como, giovedì sarà a Mantova.
Queste le sue parole su Facebook: “La nostra battaglia è sul no all’Autonomia di oggi ma un no anche al centralismo burocratico. Serve la sburocratizzazione. Ed è un sì netto all’unità d’Italia, con grande rispetto e fiducia nelle forze dinamiche del Nord, senza alcuna contrapposizione. Esattamente il contrario di quello che si vuole affermare. La Regione Campania proporrà una legge al governo per superare i conflitti e dare un progresso al Sud, senza aggravare il divario tra Nord e Sud”.
Fonte: La Repubblica