Martina Peruzza è stata trovata priva di sensi, mercoledì 20 marzo, nel bagno della parafarmacia “È Qui” al centro commerciale IperTosano.
In testa aveva due ematomi: al risveglio la 34enne parlava solo in inglese. I familiari vogliono la verità.
È ancora avvolto nel mistero quanto accaduto a Martina Peruzza, 34 anni, farmacista vittoriese , trovata in una pozza di sangue dietro il bancone della parafarmacia dove lavorava, all’IperTosano di Colle Umberto.
I fatti risalgono al tardo pomeriggio di mercoledì 20 marzo , quando due clienti del centro commerciale avevano trovato la giovane farmacista priva di sensi all’interno della parafarmacia “È Qui” dove la 34enne lavorava.
In testa Martina aveva due visibili ematomi.
Ricoverata d’urgenza al Ca’ Foncello di Treviso, ha lottato per giorni tra la vita e la morte.
Trasferita all’Oras di Motta di Livenza le sue condizioni hanno iniziato a migliorare ma, al momento del risveglio, Martina parlava solo in inglese.
Un trauma cranico che sembra aver compromesso la salute di Martina e su cui ora i familiari vogliono fare chiarezza.
Il sospetto principale è che la 34enne sia stata vittima di un’aggressione sul luogo di lavoro: qualcuno, dopo averla colpita alla testa, l’ha lasciata priva di sensi sul pavimento.
Un’ipotesi che sembra prendere piede dopo l’episodio avvenuto sabato scorso all’IperTosano di Colle Umberto quando un cliente in escandescenze era stato sedato dai carabinieri con l’utilizzo del taser.
Più che la caduta accidentale, ci potrebbe quindi essere l’ipotesi dell’aggressione o della rapina dietro quanto successo alla 34enne.
Martina Peruzza si era laureata a Trieste in Chimica e tecnologia farmaceutiche con il massimo dei voti.
Per anni aveva lavorato in Inghilterra, studiando a Cambridge e ottenendo un certificato per insegnare l’inglese. Tornata a vivere a Carpesica, aveva trovato lavoro nella parafarmacia “É Qui Spa”.
Oggi Martina non ricorda nulla di quanto accaduto quella sera e nemmeno la sua lingua madre, l’italiano.
I familiari hanno lanciato un appello in queste ore chiedendo di farsi avanti a chiunque abbia visto o sappia qualcosa di quanto accaduto all’IperTosano la sera del 20 marzo.