Draghi sul salario minimo: fissarlo a livello dei contratti collettivi più diffusi

12 Luglio 2022 - 17:59

Draghi sul salario minimo: fissarlo a livello dei contratti collettivi più diffusi

E’ necessaria la collaborazione governo-parti sociali. E’ ora il momento di mettere in campo misure strutturali: l’obiettivo di governo è ridurre il carico fiscale, a partire dai salari più bassi ,anche grazie agli spazi all’interno della finanza pubblica che consentono di non accrescere i tassi di interesse.” così, Mario Draghi in conferenza stampa di questo pomeriggio, introduce quelli che sono gli strumenti di governo da adottare per tutelare i lavoratori dipendenti.

Continua poi: “L’altra questione riguarda il rinnovo dei contratti collettivi: questi rappresentano è uno dei punti di forza del nostro modello industriale, negli ultimi mesi ci sono stati importanti rinnovi  e dunque ora intervenire nel commercio e sui servizi. I lavoratori che non godono di contrattazione collettiva sono in balìa delle incertezze e della vulnerabilità: noi tutti, i il governo e le parti sociali , dobbiamo agire nell’interesse dei lavoratori, come dimostra l’approvazione della direttiva su salario minimo.”

IL LAVORO POVERO CHE PESA SUL MERCATO DEL LAVORO, INTERVENIRE SUI SALARI MINIMI

Il ministro del lavoro Andrea Orlando, nella conferenza stampa in dialogo con il premier Mario Draghi, ha illustrato quelle che sono le proposte del governo per definire il  minimo salariale, e la possibilità di legare quest’ultimo per comparto alla migliore contrattazione, ovvero quella più diffusa. “Ci sono contratti con salari bassi ma anche questi ultimi possono rafforzare la loro posizione per aumentare la media dei salari, il lavoro povero è in aumento e pesa per circa 1/5 sel mercato del lavoro e rischia di aggravarsi sull’andamento del mercato inflattivo”

Prosegue: “Sono previste altresì forme di sgravio come elemento di stimolo per implementare la qualità del lavoro, non è mancato di confrontarci su come incentivare il rinnovo di contratti scaduti da più tempo. Nell’agenda collegiale rientra il tema della precarietà del lavoro, che sommato all’andamento dell’inflazione, deve preoccupare poiché inficia sulla ripresa.  Diciamolo chiaramente: tutto questo rappresenta una tara per la nostra economia, e per la società”.