Non difendere l’aggredito significherebbe aiutare l’aggressore, spiega il premier Mario Draghi nella replica alla Camera durante le comunicazioni prima del Consiglio europeo di domani 24 marzo. A chi come Vittorio Sgarbi contestava la decisione del governo italiano di partecipare alle forniture militari per Kiev, Draghi ha risposto: «La carneficina non distingue le divise ma distingue i bambini. È un terreno molto scivoloso. Perché se noi sviluppiamo le conseguenze di questo ragionamento, dovremmo dire di non aiutare i Paesi che vengono attaccati. Dovremmo sostanzialmente accettare di difendere il paese aggressore non intervenendo. Dovremmo lasciare che gli Ucraini perdano il loro Paese e accettino la schiavitù. È un terreno scivoloso che ci porta a giustificare tutti gli autocrati, tutti coloro che hanno aggredito Paesi inermi, a cominciare da Hitler e Mussolini».
Draghi: “non difendere Ucraina è come essere Hitler o Mussolini”
23 Marzo 2022 - 12:41