Dpcm in arrivo, con Draghi cambia il coprifuoco

11 Febbraio 2021 - 17:10

Dpcm in arrivo, con Draghi cambia il coprifuoco

Formalmente il governo Draghi ancora non c’è, ma dalle ultime dichiarazioni dei principali protagonisti politici sembrerebbe che sia soltanto una questione di tempo.

Una volta tenuto a battesimo l’esecutivo, l’ex Presidente della Banca Centrale Europea dovrà dare subito delle risposte certe a temi non più rinviabili: il 15 febbraio scade il divieto di spostamento tra Regioni, il 5 marzo è la data ultima relativa agli altri provvedimenti varati dal governo dimissionario Conte per fronteggiare l’emergenza sanitaria, per esempio.

A questo proposito resta da capire se il nuovo governo si muoverà nella direzione tracciata dall’esecutivo precedente, e quindi con un nuovo Dpcm, oppure deciderà di perlustrare strade nuove.

Ecco, al momento, quali sono le ipotesi più credibili

Terminato il secondo giro di consultazioni, la maggioranza che si accinge a sostenere un governo guidato da Mario Draghi sembra avere un perimetro ampio costituito da tutte le forze politiche eccetto Fratelli d’Italia: un nuovo esecutivo sembra sempre piщ vicino tanto da far ipotizzare le prime misure che potrebbe adottare una volta insediatosi.

Ipotesi prime misure governo Draghi

Scade infatti in tale data il divieto di mobilitа interregionale e la chiusura delle piste da sci e urge un decreto per stabilire un’eventuale proroga. Nonostante infatti il Comitato tecnico-scientifico abbia stilato un protocollo per riaprire gli impianti, non si esclude che l’apertura venga rinviata.

Il coprifuoco

Nel frattempo ci sono altre date fatidiche che potrebbero far tirare un respiro di sollievo a molti, soprattutto a quegli imprenditori che sono stati costretti alla chiusura.

Infatti il 5 marzo scade il Dpcm che dispone il coprifuoco dalle 22 alle 5: si ipotizza ora uno spostamento del coprifuoco dalla mezzanotte alle 5 del mattino.

Qualora non venisse varato alcun provvedimento, gli spostamenti tra regioni tornerebbero ad essere consentiti cosм come lo sci, situazione che gli esperti vorrebbero evitare. Il primo provvedimento del governo Draghi potrebbe quindi essere un decreto legge che proroghi lo stop alla mobilità. Posto che ancora non и noto il calendario delle prossime mosse dell’ex governatore della BCE, il decreto potrebbe arrivare nel weekend.

Anche perchй secondo indiscrezioni Roberto Speranza potrebbe essere confermato al Ministero della Salute garantendo una continuitа in tema sanitario. Per questo l’esponente di Liberi e Uguali e il Premier incaricato potrebbero agire di concerto in tempi brevi.

Spostamenti, Regioni chiedono proroga del divieto

“L’orientamento della Conferenza delle Regioni è di richiedere di prorogare il decreto legge che vieta gli spostamenti da una Regione all’altra, anche per la zona gialla”.

E’ quanto riferisce il presidente Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia-Romagna, a margine della Conferenza delle Regioni.

“Nelle prossime ore – informa il presidente della Conferenza delle Regioni – comunicherò tale orientamento al ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, che aveva chiesto il nostro parere nel corso dell’ultima Conferenza Stato-Regioni, oltre che al presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi”.

Bonaccini anticipa che “al nuovo Governo, chiederemo poi un incontro per una discussione a 360 gradi sul nuovo Dpcm, per valutare le possibili graduali riaperture di alcune attività nel rispetto di tutti i protocolli di prevenzione”.

Spostamenti regioni, Villani (Cts): “Pensabile riaprire”

“Con i dati che abbiamo oggi sarebbe pensabile un’apertura tra regioni sicure, però è tutto molto complesso, perché disciplinare i comportamenti dei singoli è molto difficile”. Lo ha detto a ‘Buongiorno’, su Sky Tg24, il presidente della società italiana di Pediatria e membro del Cts Alberto Villani, rispondendo alla domanda su cosa farebbe, a titolo personale in merito alla riapertura degli spostamenti tra regioni.

“Le valutazioni – ha aggiunto – vanno fatte, con dati alla mano, di volta in volta.

È chiaro che la volontà è quella di aprire, ma deve essere un’apertura razionale, motivata, e soprattutto si deve avvalere di comportamenti che devono rimanere lo stesso prudenti.

I dati che abbiamo adesso sono dati incoraggianti, nel senso che qualche risultato si è ottenuto, però basta veramente poco, l’illusione di pochi gruppi della popolazione che sia tutto finito e la settimana dopo ci ritroviamo nei pasticci”.

“L’invito – ha sottolineato Villani – è quello di essere in ogni caso prudenti: aperture o non aperture, vaccinazioni o no, tutti devono ricordare che è bene essere estremamente prudenti, usare sempre tutte le misure: mascherina, distanziamento e lavaggio delle mani”.

Villani si è poi soffermato sull’ipotesi di prolungare l’anno scolastico: “Per quanto riguarda l’età evolutiva il Sars-Cov-2 ha fatto molti danni indiretti, più di quelli diretti.

Il prolungamento può essere un’occasione per recuperare parte del tempo perso e lavorare sulla formazione dei giovani, ma quello che bisogna comprendere e che, se si fosse avuta a disposizione una scuola organizzata strutturalmente in maniera diversa, la frequenza sarebbe stata garantita”.

“Bisogna pensare – ha aggiunto – a un’edilizia scolastica diversa, questa può essere una grande occasione per mettere mano alla formazione e alla scuola, fare educazione sanitaria, implementare l’educazione civica.

Con cittadini culturalmente preparati in senso civico e sanitario tutto sarebbe più facile. Non devono essere misure spot e temporanee, bisogna fare una progettazione che riguardi i prossimi anni, con investimenti grandi e concreti”.