Il professore di Marigliano che aveva scritto parole d’odio contro la figlia della premier Giorgia Meloni ha tentato il suicidio. L’uomo aveva pubblicato su Facebook un post terribile. Aveva augurato alla bambina la stessa tragica sorte di Martina Carbonaro, la 14enne di Afragola uccisa dal suo ex fidanzato.
Poco dopo il post, il professore si è pentito. Tuttavia, la bufera non si è fermata. Lui ha deciso di ingerire una forte dose di medicinali. Prima del gesto estremo, però, ha avvertito la dirigente scolastica. La dirigente ha subito chiamato i carabinieri. I militari sono corsi a casa del professore.
Adesso, l’uomo è ricoverato in ospedale a Nola in codice rosso. Secondo i medici, però, la sua vita non sarebbe in pericolo.
Inoltre, il professore ha scritto una lunga lettera a Giorgia Meloni. In questa lettera, lui si scusa. Ammette la colpa e chiede perdono. Lui scrive: “Le chiedo, se possibile, di incontrarLa e dirLe tutto guardandoLa negli occhi”. Poi aggiunge: “Non c’è giustificazione per le mie parole. Mi assumo ogni responsabilità. Non volevo augurare la morte a una bambina”.
Nella lettera, parla anche della sua sofferenza e dei suoi problemi familiari. Ricorda la madre anziana e il dolore che lo ha spinto a scrivere quel post orribile. Conclude dicendo: “So bene che nulla può cancellare il male che ho fatto. Solo la verità e il pentimento possono aiutarmi, adesso. Chiedo scusa a Lei, alla Sua famiglia e soprattutto a Sua figlia, che non doveva essere coinvolta in alcun modo”.
fonte tgcom24
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