Dopo aver espulso dal campo un giocatore, arbitro di 15 anni preso a calci e pugni

9 Dicembre 2025 - 8:29

Dopo aver espulso dal campo un giocatore, arbitro di 15 anni preso a calci e pugni

A Ginosa, in provincia di Taranto, al termine della partita Ginosa-Hellas Laterza, l’arbitro di 15 anni è stato preso a calci e pugni. Si è trattato di un incontro del campionato Allievi provinciali Under 16, finito 3-0

per la squadra di casa. A scatenare la violenza dell’aggressore sarebbe stata la decisione del giovane arbitro di espellere un giocatore della squadra ospite. Stando alla prima ricostruzione di quanto accaduto e a

quanto riporta Today, al termine della partita il giovane direttore di gara stava rientrando negli spogliatoi. Mentre era nel tunnel è stato colpito da un giocatore dell’Hellas Laterza, ancora in divisa:

il giocatore gli ha sferrato cinque pugni in faccia e un calcio al ginocchio. L’arbitro è stato successivamente soccorso e portato al pronto soccorso dove è stato dimesso poco dopo: i medici gli hanno detto che le ferite

andranno a posto in 20 giorni. Intanto è stato informato chi di dovere e responsabile del campionato. Così l’aggressore è stato messo fuori rosa. Il Presidente Antonio Zappi, insieme al Comitato Nazionale,

ai presidenti di Sezione ha espresso “indignazione profonda e ribadisce che l’Aia non resterà mai inerme davanti a uno scempio che continua nonostante le innovate sanzioni previste dal codice

penale. Chi non prova vergogna per tutto questo manca di rispetto anche verso sé stesso, e il silenzio diventa complicità. Dalla nostra base associativa giunge ormai costantemente il grido di dolore per dire

definitivamente basta a questa vergogna, che rappresenta una vera umiliazione per il calcio italiano e a cui l’Aia tutta ritiene sia ora di rispondere con azioni che saranno valutate nei prossimi giorni”.

L’episodio è stato condannato dall’Aia, l’Associazione Italiana Arbitri, che ha commentato in questo modo l’accaduto: “È inaccettabile che la violenza continui a colpire giovani impegnati a far rispettare

le regole e che l’Aia sia, di fatto, sola nel contrastare questa deriva. Pur confidando che la giustizia ordinaria agirà secondo i propri tempi, l’Associazione richiama istituzioni sportive, società e famiglie a

un’assunzione immediata di responsabilità, con risposte dure e tempestive, prima che si verifichino conseguenze ancora più gravi”. Fonte Fanpage.it.