Dopo 50 anni torna il colera in Italia, un anziano ricoverato
11 Luglio 2023 - 7:49

All’ospedale Santissima Trinità di Cagliari un anziano di Arbus è ricoverato nel reparto di malattie infettive contagiato dal colera. Le sue condizioni sono stabili ed è
in miglioramento. Il paziente, che soffre di patologie cardiache, è ricoverato in ospedale da cinque giorni. Sconosciuti il luogo e il giorno del contagio: non avrebbe
fatto recentemente viaggi all’estero. Iniziate le attività di tracciamento. Bassetti: infezione dovuta probabilmente ai frutti di mare. Così, dopo 50 anni torna il
colera in Sardegna. Secondo quanto riporta L’Unione Sarda, l’anziano ha accusato i primi sintomi circa un mese fa e questo elemento rende difficile stabilire
il momento esatto del contagio. Sono in corso da parte dei medici gli accertamenti epidemiologici sui familiari del paziente che vivono nella zona del Medio
Campidano e che al momento non accusano alcun sintomo: si attendono però i risultati dei test a cui sono stati sottoposti. “E’ molto probabile che questa
infezione sia arrivata dai frutti di mare, se questi mangiati crudi fossero evidentemente infettati dal batterio sarebbe una cosa molto grave –
ha detto Matteo Bassetti, il direttore Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova -. Bisogna dire alla gente che i frutti di mare crudi non si
mangiano. Lo diciamo sempre, molto spesso le infezioni intestinali si prendono perché si mangiano frutti di mare crudi e pesce crudo.
La raccomandazione è di mangiare pesce e frutti di mare cotti, in modo tale che una persona non si contagi. Bisogna inoltre lavarsi le mani quando si
toccano”. “La situazione è sotto controllo – assicura il manager dell’Asl Marcello Tidore -. La raccomandazione, soprattutto d’estate, è di fare attenzione alla
potabilità dell’acqua. Preferire sempre consumare cibi cotti, se crudi devono essere stabulati o abbattuti. Tutto il personale chiaramente deve fare
particolare attenzione. Ma stiamo rispettando tutti i protocolli previsti per queste situazioni”. E’ scattato subito il protocollo previsto in questi casi,
anche se ancora non c’era la certezza che si trattasse di colera, come hanno poi stabilito i risultati delle colture: è infatti emersa la presenza del batteria
vibro cholerae. E’ stato quindi avviato subito il trattamento specifico, che ha già dato risultati positivi sul paziente. Fonte tgcom24.