“Voglio che le mie ‘scarpette rosse’ non restino ancora inascoltate”.
Questo il messaggio di Sabrina Dell’Agostino,46enne di un paese in provincia di Sondrio,che aveva scritto al pubblico ministero sottolineando la necessità di aiuto a causa della violenza del marito.
La donna a quel punto,dopo aver fatto allontanare i bambini da casa,nel 2020 simulò un suicidio sperando che qualcuno di accorgesse di lei e le desse una mano.
A quel punto però la donna venne sottoposta ad una misura restrittiva e indagata per tentato duplice omicidio.
A quel punto le vennero tolti i figli.
Nel maggio del 2022 però Sabrina si tolse realmente la vita.
La donna venne trovata morta impiccata nella sua cantina, dove aveva finto un anno e mezzo prima il tentato suicidio.
Ora la Procura di Sondrio ha chiuso le indagini a carico dell’ex compagno della donna, giudicato responsabile delle violenze che era costretta a subire la 46enne. “Sono ostaggio delle sue violenze”, ha detto più volte la donna. I magistrati hanno chiesto il rinvio a giudizio per il 55enne Marco Piccagnoni con l’accusa di reato di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e stalking.
L’avvocato Valentina Baruffi, che da sempre ha sostenuto la vittima, avrebbe voluto che l’uomo venisse giudicato anche in quanto responsabile della morte della compagna: per il legale si tratta di un tipico caso di morte in conseguenza di un altro reato.
Fonte: fanpage