Donna rapita 52 volte dagli alieni, i miei lividi lo provano

10 Maggio 2021 - 23:27

Donna rapita 52 volte dagli alieni, i miei lividi lo provano

Rapita 52 volte dagli alieni“: una donna di Bradford, nello Yorkshire in Gran Bretagna, ha raccontato in un’intervista al Mirror le sue esperienze paranormali. “Succede e basta. Tutto quello che posso fare è andare avanti normalmente, altrimenti impazzirei”, ha detto, mostrando come “prova” dei rapimenti alcuni lividi provocati – a suo dire – durante gli incontri extraterrestri. La signora, che si chiama Paula Smith e ha 50 anni, ha rivelato di essere stata a contatto con gli alieni per la prima volta quando era solo una bambina. Poi l’esperienza si è ripetuta più di 50 volte.

Per rendere il suo racconto credibile anche ai più scettici, la donna ha disegnato un’immagine di un alieno d’argento e ha sostenuto anche di essere stata all’interno di un Ufo. E lì gli extraterrestri le avrebbero mostrato la loro tecnologia, sconosciuta agli esseri umani: “Mi hanno mostrato una presentazione di paesaggi incontaminati che aveva un bellissimo fiume che poi è diventato nero. Il cielo blu è diventato rosso sangue e presto ho capito che era un film della Terra che viene distrutta dall’avidità dell’uomo“. Dopo quell’episodio, Paula ha raccontato di essere tornata a casa con un livido triangolare sul viso e segni di impronte digitali sul braccio.

Parlando della sua “prima volta”, la donna ha detto: “Era il 1982. Ero nel bosco ed era completamente silenzioso. Il sentiero si è stretto e ho sentito il mio cuore battere forte. Ricordo di aver guardato nell’oscurità mentre i miei occhi si abituavano. Potevo vedere quella che sembrava una forma boomerang con un braccio in più su di essa. Ogni braccio aveva una luce all’estremità. Ricordo tre luci, una era blu, l’altra verde, ma non riesco a ricordare il colore dell’altra luce. Potrei descriverla meglio come la pala di un’elica di un aeroplano. Era alta circa 30 piedi e larga 30 piedi”. E ancora: “Ricordo di aver provato a correre ma sembrava che il terreno fosse fatto di sabbie mobili, poi tutto è diventato nero. Secondo la mia famiglia, ero scomparsa da quattro ore, ma  non ricordo cosa sia realmente accaduto. Da allora, le esperienze non si sono fermate. Sono stata portata via dalla finestra della mia camera da letto e dal mio letto”.

NASA: gli alieni ci osservano e sono sbarcati sulla Terra

Gli alieni ci osservano da tempo e sono sbarcati sulla Terra: parola di un tecnico della NASA

Gli alieni sono fra noi, sono sbarcati sulla Terra e ci osservano. A rivelarlo non è il solito anonimo sul web, ma alcuni ingegneri della Nasa che avrebbero rivelato di aver avuto dei contatti con gli alieni. Non solo: gli extraterrestri si sarebbero addirittura stabiliti sul Pianeta e sarebbero già fra di noi.

Il primo a parlare dell’arrivo degli alieni sulla Terra è stato Edgar Mitchell fra i membri della missione dell’Apollo 11 del 1971. L’astronauta ha camminato per nove ore sulla Luna ed ha svelato che gli alieni ci stanno osservando già da parecchio tempo. Secondo Mitchell tutti i più grandi governi sono a conoscenza di questo fatto, ma hanno nascosto le informazioni per evitare che si scateni il panico.

Della stessa idea Gordon Cooper, uno fra i primi astronauti a viaggiare nello spazio dal 1958 al 1963 e parte dell’equipaggio del NASA Project Mercury. Cooper ha affermato con decisione che gli alieni non solo esistono, ma sono anche sbarcati sulla Terra. Ne è certo, ha spiegato, visto che nel 1951 durante un addestramento si è trovato faccia a faccia con un UFO.

Non solo Cooper e Mitchell, anche altri ingegneri della NASA sono convinti che gli extraterrestri siano già fra di noi. Fra questi Dake Slayton, famoso per essere il primo uomo ad aver preso parte ad una missione spaziale. Slayton ha rivelato di aver avuto un contatto con un UFO nel 1951 e da allora sostiene l’ipotesi che gli alieni esistono. Infine troviamo Brian o’Leary, astronauta selezionato per prendere parte ad una missione su Marte, che ha dichiarato apertamente di aver avuto dei contatti con forme di vita aliena.

Perché queste rivelazioni improvvise da parte di personalità così influenti della NASA? Secondo gli ufologi i governi mondiali si starebbero preparando a rivelare al mondo l’esistenza di colonie aliene sul Pianeta e queste dichiarazioni ne sarebbero la dimostrazione: “Di recente – ha spiegato Russell Calka, co-fondatore dell’organizzazione ‘The Disclosure Activists’ – vi è uno sforzo sistematico dall’interno del Governo degli Stati Uniti di rilasciare tali informazioni al pubblico”.

Gli alieni esistono e collaborano con l’uomo : queste sono le parole dell’ex direttore spaziale israeliano, Yediot Aharonot Haim Eshed.

In particolare, ha affermato che “Gli oggetti volanti non identificati hanno chiesto di non dire pubblicamente

che stanno qui: l’umanità non è tuttora pronta“, intervistato in una testata israeliana locale e pubblicata

all’estero, dopo la traduzione di alcuni stralci in inglese da parte del Jerusalem Post. È un professore

rispettato e un generale in pensione (quindi non un personaggio qualunque) e ha dichiarato che -come noi-

anche gli alieni sono curiosi della vita umana e stanno cercando di capire l’universo.

La Casa Bianca e i funzionari israeliani non hanno voluto, al momento, rispondere alla richiesta di

commentare la suddetta notizia, emersa da NBC NEWS; pure Sue Gough, portavoce del Pentagono,

risponde con un no-comment, dicendo che “Nonostante dobbiamo ancora trovare segni di vita extraterrestre,

la NASA sta esplorando il sistema solare e quello che c’è oltre, per aiutarci a trovare risposte a domande

fondamentali, incluso se siamo soli nel cosmo“.

Eshed, in passato, ha supervisionato al lancio di numerosi satelliti nello spazio, ma ha deciso solo

ora di rendere pubbliche tali informazioni, perché -a suo avviso- oggi gli atteggiamenti risultano

cambiati e le persone sembrano più ricettive, mentre una volta lo avrebbero scambiato per matto.

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