Una novità assoluta al centro delle discussioni negli Stati Uniti: la Florida, infatti, sarebbe pronta a vietare l’utilizzo dei social network ai minori di 16 anni.
Il suddetto disegno di legge, è stato approvato sia dalla Camera che dal Senato dello Stato, ed ora il tavolo del governatore, Ron DeSantis, è l’ultimo step decisivo.
Questa proposta chiede alle piattaforme social di impedire, per chi ancora non ha compiuto il 16esimo anno d’età, di registrare i propri account. Ma il disegno di legge non prevede solo questo: dovranno anche essere chiusi i profili degli adolescenti già attivi.
Come fare? Ci si rivogerebbe ad un ente “terzo, indipendente e non governativo” per verificare con precisione l’età effettiva degli utenti.
Questa proposta piace molto in Florida, così come anche negli altri stati dello Utah, Arkansas, Texas e Ohio, che hanno già approvato leggi stringenti che vietano ai minori di possedere un account social senza il consenso di un tutore. La Florida adesso però chiede un divieto ancor più stringente.
Il disegno, in realtà, ancora non nomina esplicitamente le piattaforme rientranti nel divieto. Sicuramente resterebbe esclusa da questo provvedimento l’applicazione di messaggistica Whatsapp. Il divieto si applicherà, come chiarito, a tutti i social network che “utilizzano caratteristiche di progettazione che creano dipendenza, che sono dannose, ingannevoli o che inducono il titolare di un account ad avere un comportamento compulsivo”.
Ci sono state, però, anche molte critiche sulla questione. Come ha spiegato la professoressa di sviluppo infantile alla Brigham Young University, al New York Times, Sarah Cogne, la misura potrebbe inavvertitamente aggravare i problemi di salute mentale degli adolescenti. “Sappiamo che i giovani emarginati, come i bambini LGBTQ, usano i social media per trovare appartenenza e sostegno, soprattutto quando non ce l’hanno in famiglia”.
Fonte: Fanpage.it