Un dirigente comunale di 63 anni è stato posto agli arresti domiciliari dopo aver investito una bambina di tre anni e poi essere fuggito. L’incidente è avvenuto ieri mattina, alle 9:00, in piazza Durante, a Milano. La bambina si trovava in un passeggino, spinto dalla madre mentre attraversava sulle strisce pedonali.
L’uomo, dopo l’impatto, non si è fermato e ha lasciato il luogo dell’incidente. La Polizia locale lo ha rintracciato grazie alle immagini di una telecamera montata su un furgone. Durante la fuga, il dirigente avrebbe percorso una strada in contromano e superato un semaforo rosso.
Interrogato, il 63enne ha dichiarato: “Ero sotto stress psicologico. Ho sentito un botto ma non mi sono accorto di nulla. Ho avuto paura e sono scappato. Sono ripassato sul posto due ore dopo, mentre gli agenti facevano i rilievi, e lì ho capito cosa fosse accaduto”.
Il giudice Franco Cantù Rajnoldi ha disposto la misura cautelare, sottolineando la “grave insensibilità” dell’imputato. Ha evidenziato che le conseguenze potevano essere gravissime. La difesa ha sostenuto che il dirigente non si fosse reso conto della gravità dell’incidente e ha annunciato la volontà dell’uomo di risarcire i danni e intraprendere un percorso rieducativo.
La bambina è stata trasportata all’ospedale Niguarda. Ha riportato un trauma facciale e un taglio sul volto. La prognosi è di tre giorni. Intanto, il processo inizierà il 15 gennaio.
Il dirigente, già sospeso per una sanzione disciplinare, lavorava nell’ufficio appalti di Palazzo Marino. Questo episodio ha sollevato forti critiche sulla sua condotta, ritenuta inaccettabile e pericolosa.
Fonte: Fanpage.it