Andrea Nataliato è morto a causa di una grave emorragia cerebrale non presa in considerazione per ben tre volte dal pronto soccorso dove era stato dimesso.
Sono indagati sei medici. Le ipotesi di reato sono omicidio colposo e responsabilità sanitaria.
Come riporta il Corriere del Veneto, Nataliato è stato dichiarato morto lo scorso 4 novembre. Il 21 ottobre aveva iniziato a lamentare un dolore alla testa a tratti insopportabile, accompagnato da un forte aumento della pressione. Era entrato e uscito dal pronto soccorso dell’ospedale di Schiavonia tre volte. Le sue condizioni però sono peggiorate, fino al malore fatale del 3 novembre scorso.
Nataliato – autotrasportatore – inizialmente aveva preso una tachipirina, pensando che quella forte emicrania fosse legata ad un colpo di freddo o ai primi sintomi di influenza, ma senza effetto.
È stato sottoposto a due tac, i cui referti danno esito negativo. Gli è stata dunque prescritta una terapia farmacologica per diminuire la pressione e nel tardo pomeriggio è stato dimesso.
Ma la mattina del 31 ottobre l’uomo si ripresenta in ospedale, con gli stessi sintomi ormai divenuti insopportabili, e una pressione sempre molto elevata. Dopo la visita viene di nuovo dimesso verso mezzogiorno. Due giorni dopo perde conoscenza mentre è a casa ed è ricoverato d’urgenza all’ospedale di Monselice. Qui gli viene riscontrata un’emorragia cerebrale. Viene trasferito all’ospedale di Padova, dove il 4 novembre ne viene dichiarata la morte cerebrale. “Oddio, la testa” sarebbero state le sue ultime parole.
Fonte: fanpage