Criticatissimo il provvedimento firmato pochi giorni fa da Renato Brunetta, presidente del CNEL, di aumentare i propri compensi e quelli dei vertici del suddetto consiglio: oggi, dopo un vortice di polemiche, è arrivato il dietrofront.
Renato Brunetta ha ritrattato. La sua decisione di auto aumentarsi i compensi da presidente del CNEL è stata molto criticata, perfino dai suoi alleati politici, al punto da dover fare dietrofront. Pertanto, con un provvedimento ad effetto immediato, il presidente del CNEL ha dichiarato di aver annullato gli aumenti. Nel programma originario, il presidente Brunetta vedeva i suoi compensi salire da 250mila euro a 310mila euro. In più ci sarebbero stati altri lauti aumenti per tutti i vertici del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro.
“Non voglio in alcun modo che dall’applicazione legittima di una giusta sentenza della Corte costituzionale derivino strumentalizzazioni in grado di danneggiare la credibilità dell’istituzione che presiedo e, di riflesso, condizionare negativamente il dibattito politico e l’azione del governo”. Queste le parole dell’ex ministro.
La revoca è arrivata soprattutto dopo che anche Giorgia Meloni, alla quale lo stesso Brunetta deve la presidenza del CNEL, aveva commentato negativamente la vicenda. “Inopportuno” è l’aggettivo usato dalla Presidente del Consiglio per definire il provvedimento.
fonte: il fatto quotidiano