Di Maio: “Rispetto per noi o niente coalizione”, il chiaro messaggio a Calenda e Letta

4 Agosto 2022 - 13:57

Di Maio: “Rispetto per noi o niente coalizione”, il chiaro messaggio a Calenda e Letta

Continuano i malumori nel centrosinistra dopo l’accordo tra Enrico Letta e Carlo Calenda. Se l’Alleanza Verdi Sinistra di Bonelli e Fratoianni ha chiesto un vertice al segretario dem, ma poi lo ha rinviato perché “le condizioni sono cambiate e serve ulteriore tempo”, anche Luigi Di Maio si fa sentire. “Impegno Civico vuole costruire, è una comunità fatta di persone determinate, pazienti, pronte a dare il massimo, ma la nostra comunità pretende rispetto e parità di trattamento. Altrimenti viene meno il principio fondante di una coalizione”, così Di Maio mette in chiaro gli obiettivi e i valori del nuovo partito fondato insieme a Bruno Tabacci. Ieri, Calenda aveva dichiarato di non aver niente da dire al ministro degli Esteri: “Azione non darà un voto a Luigi Di Maio, se va nelle liste del Pd, lo voteranno gli elettori del Pd”.

“Nelle coalizioni – aggiunge il titolare della Farnesina – deve prevalere il rispetto reciproco, verso tutti coloro che ne fanno parte. Sin dall’inizio, abbiamo avuto l’obiettivo di costruire una coalizione compatta e omogenea per fermare la deriva estremista rappresentata dai partiti che, per interessi personali, hanno fatto cadere il Governo. Lo hanno fatto infischiandosene dell’emergenza economica nazionale, dell’inflazione record e dei costi del carrello della spesa che continuano ad aumentare, colpendo così le tasche delle famiglie italiane”, ricorda Di Maio.

“È opportuno, dunque, non perdere di vista l’obiettivo, anche per evitare di mandare al governo partiti che rischiano di portare l’Italia fuori dalla sua collocazione Euro-Atlantica. Continuiamo a porci con uno spirito costruttivo – assicura Di Maio -, quello di chi vuole dar vita a una coalizione che risponda agli interessi del Paese e non agli interessi del singolo partito. E per delineare questa coalizione bisogna correre e procedere a passo spedito perché adesso c’è poco tempo e si rischia solamente di lasciare il campo d’azione a chi ha causato la caduta del governo Draghi”.