“Devotee”: farsi amputare un arto per risultare più attraente. Costo dai 10 ai 20mila euro

12 Dicembre 2019 - 12:27

“Devotee”: farsi amputare un arto per risultare più attraente. Costo dai 10 ai 20mila euro

“Devotee”: farsi amputare un arto per risultare più attraente. Costo dai 10 ai 20mila euro

Lo chiamano “devotee”. E’ una moda pericolosa, una perversione sessuale. Ci sono persone che si fanno amputare gli arti (una gamba o un braccio) al costo di 10 o 20mila euro per risultare più attraenti. Il fenomeno, largamente diffuso anche in Italia, è una conseguenza dell’acromotofilia, cioè un disturbo che comprende l’attrazione per la disabilità fisica e in particolare per le persone con gli arti amputati.

La categoria sui siti porno e il “devotee”

Questa perversione in realtà esiste già da tempo anche sui siti porno, dove “amputee” è una delle categorie più cliccate. Ma il “devotee” è un passo ulteriore e comporta l’amputazione volontaria di una parte del proprio corpo per risultare sessualmente più attraenti.

“La richiesta è veramente molto alta. Molti degli incidenti domestici, estremamente particolari, non sono veri e propri incidenti ma amputazioni dovute al devotismo – ha spiegato la psicologa Angeli a “La Zanzara”, trasmissione radiofonica di Radio24 – Perché la loro immagine mentale corretta è secondo l’amputazione desiderata.

Si sentono belli e piacevoli e attraenti con l’amputazione desiderata. Mentre sentono l’arto presente come qualcosa in più, come se noi avessimo una gamba in più”. Angeli ha spiegato che In Italia esistono medici che compiono questi interventi ovviamente non alla luce del sole. Il costo varia dai 10 ai 20mila euro. La psicoterapeuta definisce questa pratica “un’amputazione al mercato nero”.

Secondo la dottoressa, i “devotee” in Italia sarebbero decine di migliaia i casi stimati. “C’è chi si eccita esclusivamente con l’alluce valgo, c’è chi si eccita esclusivamente con persone che hanno amputazioni, oppure tetraplegici, oppure ustionati. C’è chi si eccita esclusivamente con i gessi, cioè con persone con un arto rotto e quindi ingessati. C’è chi si eccita esclusivamente con i presìdi ortopedici.

Cioè le stampelle, le imbracature. E la cosa riguarda spesso gli addetti ai lavori, cioè quelli che assistono i vari disabili”. Ultimo dettaglio. Tra i devotee si distinguono i pretender ed i wannabe. “I pretender sono coloro che fingono di essere disabili, quindi vanno in sedia a rotelle o si legano parti del loro corpo per fingere (…) Gli wannabe sono quelli che si vogliono far mutilare. E ci riescono pure”.

(Teleclubitalia)