Detenuto si suicida impiccandosi alla porta aperta della cella, la scena ha sconvolto tutti

19 Aprile 2025 - 12:10

Detenuto si suicida impiccandosi alla porta aperta della cella, la scena ha sconvolto tutti

Ancora suicidi nelle carceri italiane: questa volta è accaduto a Rebibbia (Roma), dove nella giornata di ieri, venerdì 18 aprile, un detenuto italiano di quarant’anni si è tolto la vita, impiccandosi alla porta aperta della cella. Per l’uomo, quando è stato trovato, non c’è stato purtroppo nulla da fare per salvargli la vita. Da quanto si apprende è una persona con problemi psichici. Dopo la sua morte i detenuti hanno dato il via ad una protesta, danneggiando l’infermeria. Si tratta del ventinovesimo suicidio dall’inizio dell’anno, nel 2024 il drammatico bilancio ne ha contati novanta.

Sulla vicenda si è espresso prontamente Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria:

“Si deve rapidamente passare per la prevenzione dalle parole ai fatti, cresce il numero dei suicidi di detenuti con problemi mentali. Si tratta di persone che non avrebbero dovuto trovarsi in istituti penitenziati ma in strutture socio-sanitarie-assistenziali specializzate. I posti disponibili nelle Rems sono insufficienti, l’attesa per il trasferimento dal carcere è molto lunga e non sono stati attuati protocolli di collaborazione tra sanità e giustizia, alla base dello sviluppo di prassi ancora non generalizzate ma in molte realtà assai proficue per l’assistenza ai detenuti con problemi psichici.
Inoltre, nelle carceri il personale medico, psicologi e psichiatri risulta del tutto insufficiente. Occorrono strumenti e finanziamenti mirati ed efficaci, anche per la sanità penitenziaria, più collaborazione tra strutture sanitaria e amministrazione penitenziaria se realmente vogliamo interrompere questa strage”, ha poi aggiunto.

Fonte: Fanpage.it

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